Romain Zaleski entra in NaturaSì

Carlo Tassara International, la holding lussemburghese controllata dal finanziere bresciano Romain Zaleski, è entrato nell’azionariato di NaturaSì grazie all’ingresso in Bio Iniziative, un veicolo societario di Trento proprietario del 9% della catena bio. L’ingresso nella società trentina è emerso dal bilancio 2020 di Carlo Tassara, l’ultimo depositato, nel quale si dà conto che la società di Zaleski ha acquisito il 28% di Bio Iniziative, società nell’orbita d’influenza dell’Arcivescovato di Trento. Zaleski, molto vicino al banchiere cattolico Giovanni Bazoli, ha fatto epoca con i suoi grandi investimenti in società come Intesa Sanpaolo, Edison, Arcelor e molte altre. Un passato importante e una vicinanza con il mondo degli affari cattolico che fanno apparire il suo ingresso in Bio Iniziative come un rafforzamento della finanza “bianca” all’interno dell’insegna veronese leader nel biologico.

ESCE RENZO ROSSO, ENTRA ZALESKI
La notizia dell’ingresso di Tassara nella catena di controllo di NaturaSì ampia la visuale sul rimpasto dell’azionariato dell’insegna bio, che nel 2020 ha vissuto una rivoluzione con l’uscita dell’imprenditore della moda Renzo Rosso (Diesel, Jil Sander i suoi marchi più conosciuti) dal suo capitale. La Red Circle Investments di Rosso aveva acquistato il 26% delle quote nel 2014, dando vigore ai progetti di sviluppo dell’azienda che si erano poi concretizzati nell’entrata nel mercato polacco e in quello sloveno, oltre che nel rafforzamento della logistica grazie al nuovo magazzino bolognese. Ma negli ultimi anni, in coincidenza con il rallentamento della crescita degli operatori specializzati del bio, vittime della concorrenza delle catene della Gdo tradizionale che sempre più puntano sul biologico, l’industriale vicentino era entrato in conflitto con i soci storici per divergenze sulla strategia. Da qui la decisione di uscire dall’azionariato nel 2020, cedendo le sue quote a vecchi nuovi azionisti.

UNA COMPAGINE SOCIALE ETEROGENEA
I nuovi soci sono proprio la Bio Iniziative, dov’è emersa la presenza anche di Zaleski, e la Luisante, una holding lussemburghese che fa capo a Francesca Bortolotto Possati. Erede della famiglia già proprietaria del famoso Hotel Bauer di Venezia, ceduto tempo fa al fondo americano Elliott e a una società dei finanzieri Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione. Eliott e i due uomini d’affari italiani, com’è noto, sono anche i proprietari attuali del Milan. Tra i vecchi soci di NaturaSì, invece, si è rafforzato Gabriele Navilli attraverso la Ulirosa, che ha acquistato parte delle quote di Rosso rinforzando il suo ruolo di primo azionista della catena. Che vede anche la Alpa della famiglia Paravicini Crespi, titolare dell’azienda biodinamica Cascine Orsine in provincia di Pavia e la Invest Tre, la società di investimenti della famiglia Rossi Cairo, titolare dell’azienda biodinamica La Raia dell’alessandrino.

Il 2020 ha portato anche altre novità societarie nel gruppo del bio. La controllata Baule Volante & Fior di loto (creazione e distribuzione di prodotti biologici), diventata nel frattempo Biotobio, ha messo a segno un’operazione straordinaria che ha l’ambizione di portare il fatturato di questa divisione a 100 milioni di euro di ricavi nel medio periodo dai 70 milioni aggregati del 2019. Ha infatti acquisito la storica società torinese del bio ‘La finestra sul cielo’ della famiglia Merla. La nuova entità si apre anche al canale horeca e quello delle erboristerie grazie all’apporto delle attività della famiglia Merla, che resterà nell’azionariato con il 30% circa delle quote della nuova aggregazione.

Fonte: foodweb.it

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