“State of Pets”: cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e opportunità in un mercato in forte crescita

Dopo il food e il finance, Initiative, agenzia media del gruppo IPG Mediabrands, analizza l’industry del pet food & care attraverso la lente dell’approccio proprietario Fame & Flow, in riferimento alle attuali tendenze e alle prospettive future, ai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e all’evoluzione in termini di preferenze, panorama competitivo e opportunità emergenti.

GLI ITALIANI E GLI ANIMALI DOMESTICI
Un settore in crescita in cui è sempre più forte il legame emotivo tra le persone e i propri animali domestici dove il clima di incertezza ha impattato la scelta di avere un animale. Initiative ha riscontrato che in una famiglia dove sono presenti dei figli, è più probabile che ci sia anche un animale domestico, mentre il 17% (dato in crescita) delle coppie senza figli compensano il bisogno di genitorialità con un cucciolo, incrementando quel fenomeno di sostituzione emotiva e antropomorfizzazione dell’animale che assume quasi il ruolo di figlio e/o membro della famiglia. Proprio in virtù di questo ruolo sociale, nonostante l’inflazione e lo stato di crisi, non diminuisce la spesa per i propri pet che si attesta, in Italia, a 4 miliardi di euro tra cure e cibo. Il dato è destinato a crescere soprattutto nelle fasce di reddito alto e medio-alto che dichiarano di spendere più di 300€ al mese per la cura del pet, percentuale più che raddoppiata (+2,8%) nel 2023 rispetto al 2022.

PET ECONOMY E GDO
A crescere sono tutti i comparti della pet economy, dal pet food al pet care, complice la sempre più capillare distribuzione e l’incremento delle insegne GDO che nel 2023 hanno aperto 200 nuovi punti vendita specializzati. La presenza non solo di pet food ma anche di servizi a 360 per gli animali, portano ad una preferenza del punto fisico rispetto all’acquisto online, canale quest’ultimo che resta prediletto soprattutto per la ricerca di informazioni su marchi e prodotti.

DRIVER DI ACQUISTO NEL SETTORE
Accanto al classico rapporto qualita’-prezzo e confronto tra alternative, ormai consolidate in generale, anche Corporate Responsability e differenziazione sono i driver che guidano gli acquirenti di categoria nei loro acquisti. In particolare, per i pet owner risulta fondamentale l’aspetto più funzionale e la risposta a specifiche necessità piuttosto che la popolarità del marchio, seppur fiducia e facile reperibilità rimangano driver imprescindibili e fortemente legati alla forza del brand. Enrico Girotti, Managing Partner, Strategy e Growth, Initiative Italia, commenta: “Se da un lato la ricerca ha l’obiettivo di indagare attitudini e comportamento dei Pet Owner, dall’altro ha lo scopo di approfondire l’equilibrio e la crescita del business, il quale si gioca sulla la perfetta calibrazione fra costruzione di marca, la brand Fame, e guida dei brand per le consumatrici attraverso la categoria, il Flow. Approfondendo i dati dell’indagine emerge quanto il settore sia ampio e complesso, con player di mercato che godono di ampissima conoscenza del brand, ma dove fatica a consolidarsi una reale preferenza e affezione duratura per i consumatori verso un determinato marchio. Ciò è sintomo di una categoria merceologica che ha l’opportunità di rafforzare gli aspetti legati all’emozione e di cogliere l’opportunità di un’articolazione delle campagna di marketing a 360°, supportate dalla facilità di contatto attraverso i numerosi punti vendita fisici e store on line.”.
Secondo Initiative il ruolo sociale ed emotivo che l’animale domestico assume nelle vite di chi lo possiede è una dinamica destinata ad influenzare fortemente l’andamento di questo settore, con un investimento di risorse significative da parte delle famiglie per il benessere del proprio animale e una ricerca attenta del prodotto migliore in un mercato in continua evoluzione.

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