Transizione Alimentare, per Carrefour passa dall’ortofrutta

Si parla tanto di transizione energetica ed ecologica, ma c’è un’altra transizione che riguarda il nostro mondo, ed è quella alimentare, che ruota attorno all’idea di dare un nuovo valore al cibo e alla sua filiera, senza lasciare indietro nessuno.

Carrefour ha iniziato questo percorso nel 2018 con l’obiettivo di diventare leader mondiale nella transizione alimentare e in questo progetto l’ortofrutta è protagonista. Ne abbiamo parlato con Massimo Silvestrini, responsabile prodotti Bio e Acquisti Locali dell’insegna francese in Italia.

“L’ortofrutta è pienamente coinvolta in questo processo perché è uno dei reparti più importanti interessati all’accesso ai migliori prodotti – esordisce Silvestrini, che segue il progetto da vicino -. Nel triennio partito nel 2020 abbiamo incrementato anche nel reparto ortofrutta la ricerca di prodotti locali, eccellenti, che prestino attenzione al territorio e aumentino la proposta di prodotti biologici a marchio Carrefour. Questo è anche il reparto con l’incidenza di prodotti biologici più alta. Parliamo del 7-8% di quota, mentre la media degli altri prodotti della Gdo si attesta attorno al 3-3,5%.”

L’insegna è molto attenta anche nel sostenere i partner che effettuano la conversione tra convenzionale e biologico. “Si tratta di una fase critica che riguarda l’ottenimento della certificazione e richiede dai tre ai cinque anni. In questo periodo l’azienda deve far fronte ai costi inerenti il bio anche se i prodotti non possono essere commercializzati come tali. Per questo abbiamo deciso di supportare gli oltre 440 produttori nostri partner coinvolti nel processo di trasformazione con una programmazione condivisa”.

Per concretizzare la transizione alimentare Carrefour Italia sta anche sviluppando un’offerta più vicina alla sostenibilità puntando prioritariamente sulla Filiera Carrefour e sul Biologico, realizzando all’interno del pdv layout e display che ne accentuino la visibilità.

“Tra gli obiettivi futuri previsti – continua Silvestrini – rientra rendere almeno un 15% dei prodotti freschi ecosostenibili entro il 2026. Un altro aspetto riguarda il packaging, che per la nostra insegna dev’essere riutilizzabile o compostabile. Oltre l’85% dell’imballaggio di Carrefour BIO rispetta già questi parametri”.

Carrefour ha deciso di investire grandi energie nel settore del biologico poichè questo rappresenta un asse strategico del più ampio progetto “Act for Food”. Con tale progetto Carrefour vuole diventare leader nel processo di Transizione Alimentare per tutti, garantendo a tutti i consumatori l’accesso a cibo di qualità, sicuro e ad un prezzo abbordabile in tutti i paesi in cui opera.

Il ruolo della Gdo nella promozione della sostenibilità nei modelli di consumo è centrale e Carrefour non se lo lascia sfuggire. “La grande distribuzione organizzata si pone tra produttori e consumatori ed è quindi in grado, da una parte, di incidere e influenzare e, dall’altra, di favorire meccanismi virtuosi lungo tutta la catena del valore, particolarmente apprezzati dal cliente. Per quanto riguarda le tendenze di acquisto – sottolinea il manager – emerge una chiara propensione verso i prodotti italiani, percepiti più sicuri dai consumatori. Questo ci indirizza nel favorire una produzione che metta sempre la qualità al primo posto”.

La catena fondata in Francia ha individuato una strategia generale in merito alla transizione alimentare, che ogni Paese riadatta in base alle proprie esigenze e vocazioni. “In Italia, ad esempio, per attuare la transizione alimentare sfruttiamo il forte attaccamento che c’è nei confronti del territorio – spiega ancora il responsabile prodotti Bio – quindi abbiamo creato una squadra di buyer regionali che vivono nel proprio territorio di competenza e supportano i buyer nazionali nella ricerca di fornitori locali e prodotti eccellenti, stabilendo un rapporto diretto con i fornitori locali, piccole realtà che altrimenti normalmente non approccerebbero mai Carrefour”.

Per concludere con le parole di Alexandre Bompard, presidente e amministratore delegato di Carrefour, la transizione sta accelerando per offrire a tutti i clienti l’accesso al meglio. “Si tratta di un piano molto ambizioso, di cui guideremo la realizzazione attraverso obiettivi operativi, finanziari, oltre che sociali che crea valore per tutti”.

Fonte: italiafruit.net

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