Buon compleanno Ebay
Oggi la compagnia ha un fatturato globale di 83 miliardi di dollari e, fresca della divisione da PayPal, si prepara a spegnere 20 candeline con una festa nel cuore della Silicon Valley. E punta al rilancio, incalzata non solo da Amazon e Alibaba ma anche da giganti del web come Google e Facebook.
L’avventura di eBay (il cambio di nome della società risale al ’97) inizia vent’anni fa con la vendita di un puntatore laser rotto acquistato da un collezionista per poco meno di 15 dollari. Esempio tra i più brillanti della ‘new economy’ di fine anni ’90, eBay da portale casalingo per aste online si trasforma da subito in una gallina dalle uova d’ oro per Omidyar (oggi nel board del gruppo) e per il primo presidente della società, Jeffrey Skoll: quando si quota in Borsa nel 1998, i due si ritrovano di colpo milionari.
In vent’ anni il portale è cresciuto globalmente, ampliando la gamma di servizi offerti e soprattutto rafforzandosi nel mercato delle transazioni online con l’acquisizione nel 2002 del sistema di pagamenti PayPal. Poi la diversificazione con l’acquisto di società come Skype (oggi di proprietà di Microsoft) nel 2005, specializzata nelle chiamate via internet e StubHub nel 2007, focalizzata sulla vendita di biglietti per eventi.
L’anniversario speciale dà a eBay l’occasione per fare il punto su come affrontare le prossime sfide. A cominciare dalla gestione del dopo ‘ spin off’ da PayPal, che secondo analisti e agenzie di rating rende eBay più debole e con più limitate capacità dei ricavi. E poi senza distogliere l’attenzione da concorrenti sempre più agguerriti. Oltre a colossi dell’e-commerce come Amazon e Alibaba, eBay si trova a competere anche con Google e Facebook. Di recente i due giganti di internet hanno lanciato i pulsanti “Compra” sulle loro piattaforme, reclamando così la propria fetta del mercato e-commerce.