Addio all’e-commerce The Modist

“È con dispiacere che condividiamo la notizia che The Modist chiude definitivamente le sue porte virtuali”. Questo l’incipit del messaggio che il team del sito e-commerce fondato tre anni fa da Ghizlan Guenez ha pubblicato online. Il luxury e-tailer era riuscito in pochi anni a guadagnarsi la fiducia di numerose griffe internazionali, da Marni a Burberry, vantando un approccio fondato sull’incisività e l’empowerment femminile. The Modist distribuiva 180 brand, tra cui la propria griffe Layeur, in oltre 120 Paesi del mondo.
Tratti caratteristici che non sono stati sufficienti per reagire a una crisi che l’azienda imputa al virus Covid-19: “La crisi globale legata alla pandemia che ha colpito il mondo ha cambiato completamente la nostra posizione rendendo molto vulnerabile il nostro giovane business, non lasciandoci altra scelta che chiudere”, ha chiarito attraverso la sua pagina Instagram Guenez.

Poco più di un anno fa, The Modist aveva ricevuto investimenti da Farfetch e Annabel Investment Holding, il fondo di investimento di Nicola Bulgari, vicepresidente del gruppo di gioielleria Bulgari. Gli investimenti avevano avuto luogo durante il secondo turno di raccolta fondi di The Modist, che aveva completato il primo round strategico nel quale erano entrati Vaultier7 e il Gruppo Chalhoub.

Fonte: pambianconews.com

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