Amazon potrebbe rilevare Jc Penney in bancarotta

Se per i mercati è solo uno dei diversi retailer Usa affossati dal Covid-19, per Amazon potrebbe essere la preda perfetta per crescere nel settore dell’abbigliamento. Si tratta di Jc Penney, insegna texana su cui gravano oltre 4 miliardi di dollari di debiti e che venderdì scorso ha portato i libri in tribunale, facendo ricorso al Chapter 11.

Se la ristrutturazione non dovesse andare in porto, per il gruppo da 850 negozi e 90mila dipendenti potrebbero profilarsi la liquidazione o la vendita, prospettive per le quali Wwd aveva avanzato i nomi di mall operators come Simon Property Group e Brookfield. Nelle scorse ore, però, proprio la testata Usa ha riferito di incontri fra il management di Jc Penney e quello del numero uno mondiale dell’e-commerce. “C’è un team di Amazon a Plano (Texas) mentre parliamo – ha dichiarato a Wwd una fonte vicina al gigante del web -. C’è un dialogo in corso e ha molto a che fare con il desiderio di Amazon di espandere il suo apparel business”. Ma non solo: il colosso di Jeff Bezos potrebbe infatti trasformare gli store di Jc Penney nei propri format di vendita al dettaglio hi-tech che, grazie alle loro modalità senza checkout, rappresentano il futuro delle vendite dopo il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria. Altra possibilità, sottolinea Wwd, è la conversione di alcuni siti di Jc Penney in hub di distribuzione.

Solo nelle ultime due settimane, negli Usa hanno dichiarato bancarotta anche J. Crew, Neiman Marcus e Stage Stores. Ubs stima che saranno 100.000 i negozi a chiudere nei prossimi 5 anni.

A oggi, Amazon ha declinato ogni commento rispetto a un interesse per Jc Penney. Se confermata, l’operazione risulterebbe economicamente vantaggiosa visto lo stato di bancarotta della catena e il crollo del valore delle azioni (solo tra marzo e aprile il titolo di Jc Penney ha lasciato sul terreno il 16,4 per cento).

Nel frattempo, il piano della catena guidata da Jill Soltau punta allo snellimento di circa il 30% del suo retail network e al rafforzamento dell’e-commerce, che dovrebbe passare dagli 1,5 miliardi di dollari di ricavi nell’anno fiscale 2019, a 2,3 miliardi nel 2024.

Fonte: pambianconews.com

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