Amazon si mette a fare anche il parrucchiere

Il colosso dell’e-commerce apre a Londra un salone che sfrutterà la tecnologia per mostrare ai clienti (per ora i soli dipendenti) il risultato finale di tagli e tinte.

Un salone da parrucchiere, con tanto di realtà aumentata, tablet e prodotti per il benessere dei capelli, da ordinare direttamente sul posto: Amazon sceglie Londra per esplorare una nuova linea di business. Lo ha annunciato la compagnia, spiegando di aver scelto uno spazio di circa 450 metri quadrati su due piani a Brushfield Street, nel quartiere trendy di Spitalfield. Aperto sette giorni su sette, il servizio sarà inizialmente rivolto ai soli dipendenti del quartier generale di Amazon a Londra, distante appena cinque minuti a piedi. Nelle prossime settimane sarà aperto anche al pubblico, su prenotazione, sebbene il listino prezzi non sia ancora stato pubblicato.

Il salone tecnologico permetterà ai clienti di vedere in anteprima grazie alla realtà aumentata come potranno apparire, scegliendo un colore differente per la loro nuova acconciatura, per esempio. Oppure, intrattenersi nell’attesa con i Fire tablet a ogni passaggio del trattamento. Il servizio sarà fornito a livello operativo dal team di parrucchieri dell’italiana Elena Lavagni, imprenditrice del settore proprietaria di Neville Hair & Beauty, con una attività anche al Bulgari Hotel. Al tempo stesso la location sarà per Amazon uno store, dove una tecnologia “inquadra e leggi” permetterà di scoprire le funzioni dei prodotti presenti tra scaffali, phon e specchi. Una scansione del qr code permetterà di ordinarli direttamente dallo store online dell’ecommerce.

“Vogliamo che questa struttura unica ci avvicini ai clienti, sarà un luogo per collaborare con questo settore e per sperimentare nuove tecnologie”, ha spiegato John Boumphrey, direttore di Amazon per il Regno Unito. È noto come il settore della cura della persona e del benessere abbia dovuto sopportare notevoli limitazioni alle proprie attività, in oltre un anno di pandemia in Europa. In Italia Confesercenti Immagine e Benessere ha stimato a inizio anno “pesanti cali di fatturato” che per molti parrucchieri e barbieri “si aggirano intorno al 45% e in centinaia rischiano di dover cessare l’attività”. Solo per la Campania, per esempio, l’associazione valutava a marzo “perdite di fatturato sono di oltre 20 milioni, del 40% rispetto al 2019, con punte di 70%”. Nella regione il settore parrucchieri, barbieri, centri estetici, benessere e immagine “occupa 35mila addetti diretti e oltre 20mila indiretti”, ha spiegato il presidente locale Vincenzo Schiavo.

Fonte: wired.it

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