Anteprima Grocery Forum Europe | Gianmaria Marzoli, VP Retail, IRI: “Gli effetti della pandemia nel mondo del Largo Consumo”

Gianmaria Marzoli, VP Retail, IRI ci offre una panoramica sugli effetti della pandemia di Covid-19 nel settore del Largo Consumo, anticipando uno dei temi di cui parleremo nel corso dell’edizione 2021 di Grocery Forum Europe: lo sviluppo del canale e-commerce.

Il 2020 appena concluso ha lasciato molte conseguenze nel comparto dei beni primari di consumo venduti nella Distribuzione Moderna.
Lo «Stress» di dimensioni inedite a cui produttori e distributori sono stati sottoposti l’anno scorso, con ondate successive di forte impennata della domanda, ha ovviamente portato ad un risultato storico per le vendite, ma ha anche scardinato gli assetti e gli equilibri pre-esitenti, mettendo in discussione o accelerando le tendenze in atto nei comportamenti di acquisto e nel modo di fare impresa nel Largo Consumo.

Un fatto costante, dall’inizio dell’epidemia ad oggi, è stato il forte aumento delle vendite di prodotti per l’igiene personale e dispositivi per la pulizia e l’igienizzazione degli ambienti.
Altre categorie in cui è stato allocato il denaro in più per la spesa quotidiana sono sia gli ingredienti di base, gli alimentari freschi a contenuto di servizio ed i surgelati per la necessità di consumare i pasti in ambiente domestico.

Uno degli effetti più evidenti dell’epidemia di Covid-19 è stato quello della sospensione o della cancellazione dei piani di rinnovo degli assortimenti. Il numero di nuovi lanci si è ridotto sensibilmente nel 2020, contribuendo così anche al calo degli assortimenti complessivi (la quota di mercato dell’innovazione nel 2020 è pari al 4,4% mentre nel 2019 era pari al 5,0%).
L’invecchiamento dell’offerta mette un punto di domanda sulla capacità della filiera in generale e dell’industria di marca in particolare, di incontrare con efficacia le mutate esigenze della domanda.
Mentre l’innovazione arranca, non cessa – neanche in quest’anno disgraziato – l’evoluzione dei consumatori che ampliano la ricerca del salutismo nei prodotti, che considerano sempre più importante la sostenibilità dei consumi e che guardano all’italianità come elemento di garanzia di qualità a tutto tondo: tutti fattori che continuano ad indirizzare le scelte di consumo e ai quali Industria e Distribuzione devono poter rispondere rivedendo i propri assortimenti.

I canali di vendita sono stati oggetto di una delle più grandi discontinuità osservate l’anno scorso.
La più rilevante è stata l’accelerazione del Discount che ha cominciato a guadagnare spazio in misura consistente soprattutto nella seconda metà del 2020, in coincidenza con l’acuirsi delle situazioni di disagio economico delle famiglie. Il successo del Discount appare motivato non solo dalla convenienza, ma anche dalla sua maggiore compatibilità con il nuovo atteggiamento «Back-to-Basic» della shopper experience. In altre parole, il consumatore ricerca la possibilità di passare meno tempo possibile nei punti di vendita, trovando subito ciò di cui ha bisogno.
Oltre al Discount si è registrata una certa crescita anche dei Supermercati che nel loro complesso continuano a rispondere alle mutate esigenze dei consumatori in questo periodo storico.

Questa panoramica sulla distribuzione non può tralasciare quella che è stata l’altra icona dell’emergenza sanitaria: lo sviluppo del canale E-Commerce nel mondo del Largo Consumo. L’epidemia ha infatti accelerato a dismisura la crescita di questa forma di commercio, attirando e fidelizzando nuovi shopper e abbattendo molte barriere culturali e conoscitive che fino ad un paio di anni fa sembrava potessero frenarne lo sviluppo.
Con la pandemia abbiamo rilevato l’esplosione delle vendite del canale online, è raddoppiata la penetrazione del canale arrivando al 20% in particolare grazie al click & collect.
Il click & collect ha successo perché è buon mix fra offline ed online confortando anche quei consumatori che vedevano dei limiti nel digitale. Non dimentichiamoci poi che in una situazione di emergenza è stato più semplice e meno costoso da implementare anche per il distributore.
I numeri dell’E-Commerce nel 2020 sono stati eclatanti con vendite che hanno raggiunto 1,3 mld€, una crescita del 120% ed una quota di mercato del 2,1%.

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