Caffè, dominano tre colossi

Un mercato competitivo, complesso e in continua evoluzione. È lo scenario che emerge addentrandosi nel vasto universo delle cialde e capsule per caffè. Un mercato che pesa in termini di ricavi il 5,4% in più nel 2015 rispetto all’anno precedente, con un valore alla produzione che sale del +6,5% attestandosi poco sopra il miliardo di euro. Buona parte del quale realizzato tra le mura domestiche (738 milioni di euro) dove si registra una crescita del +5,4%, il resto dall’export (308 milioni) che riporta un incremento del +9,2%.

Cresce meno ma cresce anche il canale fuori casa che segna un incremento del 5,6% a volume, con il segmento uffici (Ocs) che registra un +3,2% confermandosi un settore in rapida evoluzione e sempre aperto a nuove modalità di approvvigionamento. 

Dal rapporto si evince inoltre l’importante crescita del monoporzionato all’interno del canale Ho.Re.Ca. (+23,5%) e soprattutto l’esplosione dell’e-commerce sia nel segmento gestito direttamente dalle torrefazioni che in quello gestito dai rivenditori. In particolare, il giro di affari di quest’ultimo è lievitato del 42,9% con un incremento medio annuo del 33,3%. Nel complesso, quello delle capsule e delle cialde è un mercato dominato principalmente dal gruppo Nespresso e da due aziende, Lavazza e L’Aromatika. Che detengono il grosso del giro di affari con una quota a valore del 69,2% nel 2015.

La strategia delle aziende leader, per contrastare l’aggressività dei numerosi competitor, è quella di puntare tutto sulla qualità del prodotto e dei servizi alla clientela. Intanto, guardando al mercato a volume dell’ultimo biennio, quello che si può notare è che ci sono alcune aziende che più di altre hanno conquistato quote di mercato: Pellini che ha incrementato la sua quota del 34,1%, l’ottimo trend di crescita di Nescafè Dolce gusto (+25,2%), e le buone performance del gruppo Gimoka e de L’Aromatika, entrambe a due cifre. Soffermandosi sul capitolo “prezzo”, emerge poi che nel canale famiglie si stanno manifestando dinamiche simili al canale Ocs con una crescente propensione all’acquisto online e presso il retail di cialde e capsule compatibili con i sistemi dei brand leader di mercato, ma ad un prezzo notevolmente inferiore.

La sfida immediata e futura è su come fare per minimizzare il tasso di abbandono e lo switch tra la marca ed i competitor più a buon mercato.

Importante poi un canale, quello della Gdo, che in termini di “sell-out” (ossia, di vendite effettuate dalla distribuzione organizzata ai consumatori) vale oggi quasi 230 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 18,7% a valore e del 20,8% a volume rispetto al 2015.

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