Cena, pranzo, spuntini: chi vince la gara del food delivery

#inTendenza La Mappa del Cibo a Domicilio di Just Eat ha suddiviso per momenti di consumo e professioni le preferenze degli italiani, con uno sguardo anche sulle vicende più recenti.

di Cristina Lazzati,

Lo smart working ha cambiato parecchio lo stile di vita degli italiani e, se molti si sono rimessi in cucina, altri invece hanno optato per il food delivery, e ancora di più hanno fatto un mix delle due, ma con il lockdown alle spalle, alcune nuove abitudini si delineano come racconta Lo smart working ha cambiato parecchio lo stile di vita degli italiani e, se molti si sono rimessi in cucina, altri invece hanno optato per il food delivery, e ancora di più hanno fatto un mix delle due, ma con il lockdown alle spalle, alcune nuove abitudini si delineano come racconta La Mappa del Cibo a Domicilio di Just Eat che ha suddiviso per momenti di consumo e professioni le preferenze degli italiani, con uno sguardo anche sulle vicende più recenti.

Intanto, il pranzo vince sulla cena, ma non mancano gli spuntini quando si fa tardi e per un 9% c’è anche la “merenda” a metà pomeriggio.
Sul perché si sceglie il ristorante a casa per quasi il 70% l’obiettivo è ottimizzare i tempi, seguito da un 60% che così si evita di cucinare la sera prima, mentre prendersi un momento di piacere vale per il 46%. Durante il lockdown, altre motivazioni hanno scalato la classifica: per più del 40% il food delivery è stata una coccola rilassante, per il 35% una alternativa alla spesa e per evitare le code (13%), infine per un 10% è stato un alleato per lo smart working.

Tra i nuovi affezionati del pranzo a domicilio spicca il mondo dei media e dell’editoria, ma in cima alla classifica dello smart working con pasto delivery troviamo i professionisti del digitale, seguiti da moda, marketing, sanità e risorse umane che rubano la scena ai protagonisti dell’anno 2019 in cui primeggiavano estetica e bellezza, seguiti da intrattenimento e spettacolo mentre marketing e comunicazione confermano il terzo posto.
Nella classifica dei piatti ordinati, oltre all’immancabile pizza, ci sono hamburger, panini e piadine, sushi, cucina cinese e ramen e poké al quinto posto ma cresciuto del 500%. In tendenza, anche messicano, toast e cibi Veg.

Se poi andiamo a vedere chi ordina cosa, scopriamo che, chi lavora nello sport, predilige poké e hamburger, i media preferiscono cinese e ramen, il marketing il sushi. Più classici gli HR che stanno su street food e panini. La moda si conferma con healthy food e fa tendenza con il messicano. L’intrattenimento guarda decisamente a Oriente, ordinando sushi e ramen. La finanza quando è di fretta punta sui tramezzini, altrimentiopta per il cibo cinese, mentre, nel bancario, vanno alla grande insalata e poké. Poké anche per Il mondo della sanità, oppure hamburger; nel food & beverage ancora gli hamburger, carni bianche per l’ambientale, ma anche panini e piadine. Il digitale, primo classificato come presenze, sta sul classico del delivery con pizza e burger. L’immobiliare ha bisogno di coccole e quindi opta per dolci e gelato.

La lente di Just Eat ha stilato anche un carta d’identità per età, sesso e regione di appartenenza. Per età, la maggioranza è tra i 36-45 anni, seguiti dagli over 45, però sono i più giovani (18-25) ad essere più presenti con ordini settimanali. Più donne che uomini, ma gli uomini si affezionano di più e quindi quando ci sono ordinano con più frequenza e da soli, mentre, pre-Covid, le donne ordinavano per più di uno, preferendo pranzo o colazione; complementari, invece, gli uomini che puntavano alla pausa pomeridiana, o la sera quando facevano tardi in ufficio.
Il 36% postava sui social le consegne, un po’ per divertimento un po’ per passare il tempo. Nello scenario annuale, ad ordinare con più frequenza, sono stati il Sud e Isole (34%) puntando alla cena mentre il Nord si attesta al 26% e di questi, più della metà, invece, hanno ordinato il pranzo.

Infine, se il delivery è spesso scelto per poter lavorare meglio e di più, chiaramente la affidabilità dei tempi di consegna è fondamentale, almeno, quanto la qualità del cibo e la sua giusta temperatura. Per più della metà anche la facilità di ordinare ha la sua importanza, così come la tracciabilità dell’ordine (49%) e le diverse modalità di pagamento (48%).

*direttore Markup e Gdoweek

Fonte: Repubblica.it 

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