Cibo a domicilio, è un boom a km zero

In tempi di Coronavirus, con buona parte della popolazione di Milano chiusa tra le mura domestiche in attesa che passi l’emergenza Covid-19, c’è un business che sta letteralmente esplodendo. Si tratta dei siti di delivery a chilometro zero di prodotti freschi, dalla frutta e verdura alla carne, dai latticini alla pasta e pane, fino alla cura della persone. Si tratta, in pratica di piattaforme online che mettono in contatto i diversi fornitori, spesso dell’hinterland milanese, con il consumatore finale consegnando i prodotti direttamente a casa e bypassando così i negozi fisici, nell’occhio del ciclone per le code chilometriche di queste settimane (soprattutto nel caso della grande distribuzione).

Secondo un sondaggio condotto da Business of Milan su alcuni siti di delivery, i tassi di crescita dell’ultimo mese arrivano alle tre cifre percentuali. Tanto che molti di questi hanno dovuto potenziare le consegne e modificare la modalità di prenotazione delle cassette per far fronte a un crescita monstre di richieste. È il caso di Cortilia, azienda food tech nata nel 2012, presente in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna e che conta su di un catalogo di oltre 1.800 prodotti online provenienti da oltre 200 produttori selezionati. “Cortilia, già prima della crisi, era un’azienda in forte crescita, con un tasso di circa il 50% in più rispetto all’anno precedente”, ha commentato l’azienda a Business of Milan. “Questa situazione di emergenza ha spinto molte più persone a rivolgersi all’e-commerce, pertanto il ritmo di crescita è raddoppiato. Ciononostante, riuscire a soddisfare tutte le richieste è difficile e la logistica è satura per giorni. Da quello che possiamo desumere dall’incremento del traffico online e dai cambiamenti nei trend di ricerca, stimiamo che la domanda sia potenzialmente decuplicata”. Il dato è a livello nazionale, ma il trend, confermano a Business of Milan, è simile per la singola città di Milano.

L’Alveare che dice Sì! è una piattaforma di gruppi di Acquisto 2.0 che consentono ai produttori iscritti di mettere in vendita online frutta, verdura, latticini, carni, formaggi e molto altro. Fondata da Eugenio Sapora nel 2015 presso i locali dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino, supera i 2.000 produttori registrati. Gli Alveari, ossia i gruppi di acquisto in Italia sono 182 di cui 31 solo a Milano. Se nell’ultimo anno il business era già in fase di decollo, con un incremento del 62% rispetto all’anno precedente, adesso il trend si è impennato: “ In queste settimane la nostra crescita rispetto alle previsioni è stata più alta del 246%”, fanno sapere a Business of Milan.

Di impennata di ordini parla anche il team di Smart Food, un progetto nato nel 2015 per portare a domicilio frutta e verdura fresca biologica selezionata attraverso piccoli produttori locali rigorosamente bio con consegna a Milano e provincia. “Abbiamo fatto in un mese quello che prima veniva fatto in 6 mesi”, sottolineano a Business of Milan. Nell’ultimo periodo gli ordini sono aumentati del 500%. Un’ottima notizia in tempi di crisi.

Fonte: pambianconews.com

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