Coop, un altro passo nel cammino della sostenibilità

Aderendo all’iniziativa della Commissione europea sul codice di condotta responsabile per il marketing e le pratiche commerciali, Coop ha confermato il suo impegno nella tutela della sostenibilità. Lo spirito del codice è infatti quello di incentivare tutte le aziende coinvolte nella filiera del food all’adozione di pratiche volontarie di sostenibilità ambientale e sociale. Il primo step è stata la sottoscrizione del codice a livello europeo il 5 luglio. Il lancio del progetto è stato inaugurato in videoconferenza europea dal vice presidente esecutivo della Commissione Frans Timmermans, dalla commissaria per la salute e sicurezza alimentare Stella Kyriakides e dal commissario per il mercato interno Thierry Breton. Tra i 65 rappresentanti dell’industria e della distribuzione europea che hanno firmato il codice di condotta, ci sono diversi partner cooperativi spagnoli, inglesi e svedesi. Coop è l’unica impresa distributrice italiana che per il momento ha aderito al codice.

Lo scopo della campagna europea e lo spirito della adesione di Coop è quello di promuovere, attraverso il contributo di tutti gli attori della filiera produttiva, la presenza sul mercato di cibo salutare e sostenibile. Coop quindi intende coinvolgere a cascata nel progetto di applicazione del codice i consumatori, i fornitori e gli stessi produttori. Sarà la Commissione europea a monitorare sistematicamente, assieme agli altri attori europei che aderiscono al progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Una strada intrapresa da tempo
E’ una strada verso la sostenibilità che Coop già percorre da tempo affiancando innovazione di prodotto e impegno alla mobilitazione dei propri soci e consumatori. Così nel 2018 si è deciso di sottoscrivere la campagna europea per la riduzione della plastica vergine (dove di fatto ad oggi è la prima e unica insegna italiana della distribuzione ad aver aderito) e nel 2019 ha lanciato la campagna “Una buona spesa può cambiare il mondo“, legata al concetto che l’azione quotidiana dell’acquisto incide sul futuro ambientale del pianeta.

“Potremmo dire che la sostenibilità è nel Dna di Coop e proprio per questo abbiamo la possibilità di percorrere questa strada tracciata dalla Commissione europea forti di pratiche aziendali che vantano anni di esperienza– spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e di Ancc-Coop (Associazione nazionale cooperative di consumatori) – Questa volta la sfida è quella di porre molto in alto i nostri obiettivi di sostenibilità da inserire nel codice. E al riguardo il confronto sul tavolo europeo che la Commissione ci offre nei prossimi sei mesi ci sarà indubbiamente di stimolo. Questo iniziativa ha anche il grande pregio di porre attenzione non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella sociale, tema su cui Coop è impegnata da sempre; si pensi al contrasto al lavoro minorile, ai prodotti equi e solidali o alla nostra campagna Buoni e Giusti contro il caporalato e il lavoro nero. Sul fronte ambientale e della salute ricordo inoltre che siamo stati i primi a promuovere l’allevamento senza antibiotici e gli unici per ora a espellere il glifosato dalla coltivazione dei nostri prodotti freschi. Essendo stati dei pionieri nelle scelte di sostenibilità, aderire a questo Codice è per noi un ulteriore salto per comportamenti sostenibili e coerenti con la tutela dei beni più preziosi che abbiamo: il pianeta e le persone”.

Fonte: myfruit.it

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?