Esselunga, avanti sui negozi di vicinato: apre il primo LaEsse a Roma

Esselunga avanti sui negozi di vicinato. Oggi il gigante lombardo presenta (apertura al pubblico domani) a Roma il primo negozio di vicinato LaEsse, quasi all’ombra del “Cupolone”, in via Cola di Rienzo 173, a pochi passi da Città del Vaticano. E’ nello stabile di un negozio Coin. Nella capitale sono già operativi due superstore, nelle zone di via Prenestina e via Aprilia.

A oggi i punti vendita LaEsse in Italia sono 5, di cui 4 a Milano e uno a Roma. Quello aperto recentemente a Parma è un supermercato “normale”. LaEsse è il terzo format della catena milanese, rispetto al classico superstore, distintivo della catena milanese.

Le caratteristiche di questo format sono delle più diverse nella metratura: si varia da 400 mq (quello di Roma) a 800 mq. Nella Capitale, in aggiunta all’area vendita, c’è un’enoteca, una caffetteria e un’area tavola calda con cucina a vista. Lo slogan recita: “LaEsse, semplice, vicino, fresco”.

Il ceo Sami Kahale prosegue (assolutamente in silenzio) la sfida sul negozio di vicinato: un business molto diverso dal superstore, con alti costi e logiche peculiari. Insomma un altro mestiere. Ma forse non si poteva fare diversamente, considerata la febbre dell’ipermercato che tenderebbe ad appiattire anche le performance del superstore.

I numeri del semestre

Nonostante i cambiamenti del mercato, i bilanci di Esselunga rimangono brillanti. Nel primo semestre del 2020 il gruppo ha realizzato vendite per 4,06 miliardi (+0,9%). L’Ebitda adjusted (include i costi straordinari per gli interventi Covid-19) è di 395,9 milioni (9,7% dei ricavi).

Nel corso del primo semestre 2020 sono stati aperti 2 nuovi negozi, a Milano in viale Tibaldi e a Barzanò (Lecco), acquisiti nel mese di febbraio da Margherita Distribuzione e ristrutturati in circa due mesi.

A giugno 2020 è stato aperto il secondo laESSE a Milano in via Melchiorre Gioia.

Gli investimenti sono stati di 126,8 milioni mentre la Posizione finanziaria netta adjusted è positiva, attestandosi a 3,8 milioni, e migliora di 153,5 milioni.

Fonte: distribuzionemoderna.info

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