Esselunga punta sui «negozi di quartiere»: a Milano altri 5 «La Esse» entro l’anno

Con l’avvio della Fase 2 si sono riaperti i cantieri ed Esselunga è tornata ad accelerare gli investimenti sulla crescita del suo network di negozi, trainata dalle formule più innovative e tecnologiche della grande distribuzione. Lo fa ricominciando a lavorare sullo sviluppo dei negozi La Esse, l’insegna ipertecnologica che punta al servizio di prossimità nei centri cittadini, una formula che nel periodo di lockdown (ma anche in questa fase) è uno dei volanti del business futuro del gruppo con 8,1 miliardi di ricavi e 161 supermercati. La formula La Esse aveva visto fin qui la prima apertura in Corso Italia a Milano. Ora il progetto guarda all’inaugurazione di almeno una decina di punti vendita entro la fine dell’anno, molti dei quali a Milano, la città che ha vissuto in modo più forte l’emergenza. Sono così ripartiti i cantieri in via Arco, in Via Melchiorre Gioia, in zona Magenta e in prossimità di Piazza Piola che porteranno quindi a cinque i nuovi store entro pochi mesi.

Dieci negozi
La formula delle nuove aperture sarà quella già adottata nel primo negozio milanese. Più piccolo del classico supermercato Esselunga, e soprattutto omnicanale, per soddisfare i nuovi bisogni dei clienti nella spesa quotidiana. C’è un bar dove si potrà tornare a pranzare (ora il cibo è da asporto) e le ordinazioni si effettuano attraverso un totem digitale. Ma, una delle novità è che si può ritirare in appositi locker la spesa fatta online scegliendo tra oltre 15mila prodotti. Resta comunque la presenza di un supermercato dove si può direttamente fare la spesa ma le casse sono state abolite. Per pagare, il cliente inserisce la spesa in un vano apposito e il sistema riconosce in automatico i prodotti e calcola l’importo finale, tagliando i tempi.

Il modello
Insomma, un modello diverso che integra l’offerta fatta fin qui da Esselunga e da molti gruppi della distribuzione e diventa una carta importante nella crescita futura. Ma che rappresenta un jolly nelle fasi dell’emergenza durante la quale ha impattato sul business il divieto di spostamento tra Comuni. Imposto nella Fase1. L’idea era nata l’anno scorso, ben prima che scattasse l’emergenza, ma in questi mesi si è rivelata vincente. Da qui la volontà di accelerare gli investimenti del gruppo che nel 2019 ha investito 300 milioni, un ritmo che si punta a mantenere anche quest’anno.

Multicanale
La Esse rientra nel piano di crescita che punta a soddisfare le esigenze di un consumatore che «cerca più convenienza, multicanalità tra ecommerce e supermercati, e soprattutto compra più prodotti fatti in Italia che danno maggiore garanzia di qualità”, come ha spiegato il ceo Sami Khale: «Abbiamo investito per garantire il futuro dei nostri dipendenti, i clienti e l’indotto, fatto di logistica, trasporti e aziende, aveva detto il top manager-. Apriremo molti negozi entro i prossimi diciotto mesi tra cui Genova, Mantova e Livorno, città dove non eravamo presenti. Terremo il passo, anche con gli urban store a insegna La Esse. E abbiamo investito nelle persone inserendo 500 lavoratori interinali. Ogni supermercato che Esselunga apre dà lavoro a 150-200 persone. Anche questo è un segnale di fiducia per la ripartenza».

Fonte: corriere.it

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