Euronics debutta con la sua private label. Al lancio Higo

Con la propria marca privata Euronics punta a conquistare il mercato dei piccoli elettrodomestici, mirando a generare il 5-10% delle vendite in un anno.

La marca privata s’impone anche fuori dal settore alimentare e prende piede nel mondo dell’elettronica di consumo. Un’evoluzione non scontata che persegue invece Euronics con il lancio di Higo, private label dedicata ai piccoli elettrodomestici da cucina. Con un posizionamento mediano (sopra il primo prezzo di altre private label ma sotto la fascia commerciale più alta dell’industria di marca), l’obiettivo dell’insegna tricolore è generare il 5-10% delle vendite nel giro di un anno. Il gruppo, che fa capo a dieci imprenditori italiani, ha chiuso il 2024 con ricavi per 2 miliardi di euro.

Euronics non è il solo: chi sono gli altri retailer
Anche altre realtà retail propongono ai consumatori la loro marca del distributore come quella di Mediaworld che nasce, però, sul mercato domestico tedesco (il gruppo è quello teutonico MediaMarkt). Unieuro l’ha annunciata nel piano di sviluppo sotto la nuova proprietà francese di Fnac-Darty. Invece nel caso di Euronics, Higo è stata pensata direttamente in Italia, dopo un’indagine di mercato con YouGov: solo il 6% dei consumatori dichiara di comprare una marca privata nell’elettronica di consumo (nel food il dato è al 75%).

Funzionalità e servizi post-vendita
Allora, per coltivare questa clientela, «Higo promette il “massimo indispensabile”, ossia il giusto equilibrio tra qualità e prezzo a nostro giudizio. Prodotti funzionali ma non di primo prezzo, anzi di design», afferma Serena Zilio, direttore marketing di Euronics Italia. «A corredo presentiamo anche una gamma di servizi post-vendita, importanti parlando di prodotti di uso quotidiano». Tra questi ultimi ci sono una garanzia estesa a tre anni, un call center attivo 6 giorni su 7, ritiro e consegna gratuiti, un’assicurazione Rc prodotti. Spaziando da friggitrici ad aria a bilance digitali da cucina, dal tostapane al bollitore elettrico, dallo sbattitore al tritatutto, un riferimento per avere un’idea di prezzo di Higo è quello di uno spremiagrumi elettrico al prezzo di 19,9 euro.

Si parte con i piccoli elettrodomestici
Oggi Higo parte nei 425 store del network (a insegna Euronics e in misura minore Comet e Sme) con i piccoli elettrodomestici da cucina direttamente a scaffale, disposti insieme agli altri brand proprio per farne cogliere ai clienti il posizionamento medio nel prezzo. Comunque, nel 2026 è atteso un’uteriore definizione della sua offerta. Ma si parte adesso coi piccoli elettrodomestici perché rappresentano un mercato da 2,1 miliardi di euro, in forte crescita.

Le due facce del 2025
In generale, il mercato italiano dell’elettronica di consumo ha vissuto «due momenti distinti nel 2025», precisa Massimiliano Iovino, direttore generale di Euronics Italia. «Da inizio anno fino a circa metà giugno, il mercato ha tenuto e l’andamento delle visite nei punti vendita avevano il segno positivo davanti. Il mercato cresceva del 2%, Euronics del 4% a livello di ricavi. Tuttavia», sempre secondo Iovino, «da metà giugno fino agli inizi dello scorso settembre il mercato ha rallentato e così pure le visite in store».

In programma anche nuove aperture
Tra i punti più deboli del settore c’è la bassa innovazione di prodotto (a parte il rinnovamento di linee esistenti) ed è esattamente per questa ragione che «con questa private label apriamo la strada a nuove opportunità di innovazione e vicinanza ai clienti», conclude il d.g. di Euronics Italia.
In parallelo, sul fronte retail, Euronics chiuderà il 2025 con 5 aperture. La prossima è in calendario a Nola, vicino Napoli. Per l’anno prossimo, l’obiettivo delle inaugurazioni è in via di definizione.

Fonte: italiaoggi.it

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