H&M rivede lo store network di Shanghai

Fa rumore la chiusura di uno dei principali store di H&M a Shanghai. Secondo quanto riportato dai media internazionali, infatti, il gruppo svedese del fast fashion ha recentemente abbassato la serranda di uno dei suoi punti vendita nella megalopoli asiatica, in Nanjing West Road. Il negozio, aperto dieci anni fa, è stato tradizionalmente considerato un importante spazio fisico di vendita al dettaglio per il marchio, insieme al flagship di Huaihai Road, poiché entrambi si trovano in posizioni di grande visibilità, sulle principali vie dello shopping.

“La società – si legge su Business of Fashion – ha dichiarato ai media cinesi che la chiusura è dovuta alla scadenza del contratto di locazione e ha aggiunto che continuerà a rivedere le posizioni e i trend del mercato, mentre sviluppa la propria attività in Cina”.

Se confermata, la strategia potrebbe ricalcare quella del competitor Inditex, che nell’Ex Celeste Impero procede alla chiusura degli store fisici di Bershka, Pull&Bear e Stradivarius, pronta a scommettere solo sulla loro presenza e-commerce.

Tuttavia, H&M potrebbe vivere una situazione molto diversa: stando a quanto riportato da Bloomberg e dal New York Times, molti landlords cinesi avrebbero forzato la chiusura dei negozi H&M in tutto il Paese, almeno temporaneamente, a seguito delle polemiche scoppiate a fine marzo sulla posizione del marchio rispetto all’utilizzo di cotone proveniente dalla regione dello Xinjiang. Al momento, i prodotti H&M non sono disponibili sulle principali piattaforme di e-commerce cinesi, tra cui Tmall e JD.com.

Dal canto suo, l’agenzia di stampa cinese Jiemian ha affermato che la chiusura del negozio potrebbe essere correlata a un “piano del governo locale per rinnovare l’area”, poiché anche la maggior parte dei negozi vicini avrebbe chiuso.

H&M ha archiviato il primo quarter dell’esercizio (1° dicembre 2020 – 28 febbraio 2021) con un giro d’affari di 40,06 miliardi di corone svedesi (3,9 miliardi di euro), segnando una contrazione del 21 per cento. I vertici della società hanno stimato la chiusura di circa 250 punti vendita nell’anno in corso.

Fonte: pambianconews.com 

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