La marca del distributore adesso guida le scelte di acquisto dei clienti

Emerge dalla quarta edizione del Retail preference index Italy (Rpi), lo studio annuale realizzato da dunnhumby, società che opera nella customer data science, che mira ad individuare le preferenze dei consumatori rispetto all’offerta alimentare del mercato italiano e i fattori che le determinano

La marca del distributore (Mdd) non è semplicemente importante per i clienti, ma è diventata l’elemento di maggior rilievo su cui essi basano le loro scelte di acquisto. Emerge dalla quarta edizione del Retail preference index Italy (Rpi), lo studio annuale realizzato da dunnhumby, società che opera nella customer data science, che mira ad individuare le preferenze dei consumatori rispetto all’offerta alimentare del mercato italiano e i fattori che le determinano.

Per quanto riguarda la classifica dei retailer, le prime cinque insegne sono rimaste invariate, a conferma di una leadership solida e della capacità di adattare la politica commerciale anche a fronte degli eventi verificatisi negli ultimi anni.

In termini di performance dei retailer, come accaduto nel 2022 e nei due anni precedenti, ancora una volta Esselunga, Conad, Coop, Eurospin e Lidl si aggiudicano le prime posizioni della classifica di questo ultimo studio Rpi. A fronte di un periodo contrassegnato da una pandemia globale, da un conflitto armato di prima grandezza e dal prolungarsi della crisi del costo della vita hanno trovato il modo per mantenere salde le posizioni.

La marca del distributore è in vetta alle priorità, e ora anche con un margine ben più ampio. Sebbene la Mdd e il prezzo percepito avessero praticamente la stessa influenza lo scorso anno, oggi il marchio di proprietà ha il predominio sulle preferenze degli shopper rispetto al prezzo. Nella loro ricerca di valore, gli shopper si concentrano sulla Mdd. Seguono il prezzo percepito e l’esperienza d’acquisto. Seconda lo scorso anno, Coop ora è al primo posto per la migliore reputazione per quanto riguarda i prodotti a marchio di proprietà. Esselunga va al secondo cedendo una posizione, seguita da Conad che si inserisce nelle prime tre posizioni a spese di Iper – La grande I.

Anche il prezzo percepito registra un avvicendamento in vetta, con MD che soppianta sia Eurospin che Lidl. Queste insegne scendono rispettivamente al secondo e terzo posto, dopo aver occupato le prime posizioni lo scorso anno. Il report poi prosegue, valutando gli altri elementi dei Fattori delle preferenze con minimi spostamenti mettono in luce l’evolversi dei comportamenti.

«Quando lo scorso anno abbiamo constatato che la marca del distributore era il primo tra i Fattori delle preferenze per importanza, non sapevamo ancora se si trattasse di uno spostamento duraturo del comportamento dei clienti o più semplicemente di una reazione di breve termine all’aumento dei prezzi», ha commentato Marco Metti, business development manager Italia di dunnhumby durante un evento in collaborazione con Retail Institute Italy. «Ora che la Mdd risulta essere per il secondo anno il principale driver delle preferenze degli shopper, è chiaro che siamo entrati in un’era in cui qualsiasi retailer che voglia essere vincente deve avere una solida offerta di prodotti a marchio di proprietà. Per i retailer che vogliono capitalizzare l’opportunità che questo presenta, l’attenzione dovrebbe essere rivolta ad un’architettura chiara, a una determinazione dei prezzi costante e a un posizionamento coerente in un’ampia gamma di categorie».

Fonte: italiaoggi.it

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