Le vendite online (+74%) salvano il semestre di Inditex

La digitalizzazione continua a sostenere i bilanci di Inditex nel corso del 2020. Ancora rallentato dall’impatto della pandemia di covid-19, il primo semestre terminato lo scorso 31 luglio ha visto il fatturato netto del gruppo spagnolo controllante i brand Zara, Massimo Dutti, Pull and Bear, Bershka, Oysho e Stradivarius raggiungere gli 8 miliardi di euro, contro i 12,8 miliardi registrati nel corrispondente periodo 2019. Il risultato è stato trainato soprattutto da un forte incremento del 74% delle vendite online.

L’utile lordo nei sei mesi è stato di 4,5 miliardi di euro rispetto ai 7,3 miliardi del 2019, mentre il margine lordo ha raggiunto il 56,2%, sostanzialmente invariato dal 56,8% precedente. I costi operativi sono diminuiti del 21% e sono stati gestiti in modo molto attivo, così come tutte le principali componenti delle spese di gestione hanno evidenziato un buon andamento. L’ebitda semestrale è ammontato a 1,5 miliardi di euro, ma da un utile netto di 1,5 miliardi nel 2019 si è passati a una perdita di 195 milioni di euro. Un risultato che include tuttavia l’accantonamento di 308 milioni di euro per il completamento del programma di ottimizzazione degli store, senza cui il profitto del primo semestre sarebbe stato di 39 milioni di euro.

Nel secondo trimestre, in particolare, l’andamento del gruppo ha assistito a una svolta che ha posto le basi per il ritorno a condizioni commerciali normali. Il fatturato netto ha raggiunto i 4,7 miliardi di euro, un calo più contenuto rispetto ai 6,9 miliardi del trimestre 2019, e l’utile lordo è stato di 2,6 miliardi con un margine lordo che ha raggiunto il 54,6% rispetto al 54,5% precedente. I costi operativi sono diminuiti del 21% e tutte le principali componenti delle spese operative hanno mostrato una buona performance. L’ebitda è stato di 1 miliardo di euro, con un utile netto di 214 milioni di euro. La liquidità netta è cresciuta di 734 milioni di euro e la posizione di cassa netta è risultata pari a 6,5 miliardi di euro.

Zara e Zara home si sono confermati i marchi trainanti del gruppo, mettendo a segno nella prima metà dell’anno ricavi per 5,53 miliardi di euro. Seguono Bershka, con 692 milioni, Pull and Bear con 578 milioni, Stradivarius con 502 milioni e Massimo Dutti con 490 milioni di euro. Ancora una volta l’Europa, a esclusione della Spagna, ha costituito l’area geografica chiave con una quota di mercato del 48,9%. Al secondo posto l’Asia, con il 24,4% e il mercato locale con il 14,7%. L’America ha rappresentato il 12% del totale.

Inditex rimane focalizzata nella sua strategia di espansione capillare a livello globale e nel semestre ha lanciato le vendite online di Zara in Argentina, Perù, Uruguay, Paraguay, Bosnia-Erzegovina, Albania e Algeria. Grazie alla flessibilità del modello di business, le scorte sono diminuite del 19% al termine del primo semestre e l’inventario di chiusura è considerato di alta qualità.

Il dividendo ordinario dell’esercizio 2019, pari a 0,35 euro per azione, sarà distribuito il 2 novembre. Alla Borsa di Madrid, il titolo Inditex ha aperto la seduta di oggi con slancio, mettendo a segno già nei primi minuti un rialzo di oltre il 6% a 25,3 euro.

Fonte: mffashion.com

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