L’Oréal chiude il 2019 con ricavi record a 29,8 miliardi

L’Oréal chiude il 2019 con un giro d’affari di 29,8 miliardi di euro (+8%) e segno positivo su tutti i principali indicatori economici. Il risultato operativo di 5,54 miliardi di euro ha registrato una crescita del 12,7%, così come l’utile per azione (7,74 euro) in progressione del 9,3% e il dividendo (4,25 euro) che segna un +10,4%.

«L’Oréal ha chiuso il decennio con il suo miglior anno di crescita dal 2007 a oggi, con un eccellente quarto trimestre in un mercato, quello del beauty ancora molto dinamico», ha affermato Jean-Paul Agon, presidente e ceo del gigante francese della cosmesi.

Tutte le divisioni del gruppo hanno segnato una crescita. L’Oréal luxe supera gli 11 miliardi di euro di fatturato, grazie al forte slancio dei suoi quattro marchi principali, Lancôme, Yves Saint Laurent, Giorgio Armani e Kiehl’s, tutti in crescita a doppia cifra.

La divisione Active Cosmetics ha avuto il suo miglior anno di sempre, in particolare La Roche-Posay che ha superato il miliardo di euro di fatturato. La crescita della divisione prodotti di consumo è stata trainata in particolare da L’Oréal Paris. Infine, si registrano miglioramenti e performace positive anche per ciò che riguarda la divisione prodotti professionali, caratterizzata dalle prestazioni a due cifre di Kérastase.

Per area geografica, le prestazioni sono miste. La zona Asia-Pacific diventa la prima zona del gruppo, con una notevoli prestazioni in Cina, ma anche buoni progressi in Corea del Sud, India, Indonesia e Malesia. Buoni anche i risultati per l’Europa orientale e l’Europa occidentale che segna un ritorno alla crescita. Il Nord America è stato influenzato dalla sotto performance nel make-up.

E-commerce e travel retail, anch’essi potenti motori di crescita, hanno contribuito fortemente al successo del gruppo. L’e-commerce è aumentato del 52,4% e rappresenta il 15,6% del fatturato. Il travel retail continua il suo forte slancio e registra una crescita del 25,3%.

Nel 2019 è stato caratterizzato dalla forte crescita dell’attività e l’aumento del margine lordo, uniti a un calo del peso dei costi operativi, che hanno consentito sia di investire di più nei marchi sia di migliorare la redditività.

Fonte: mffashion.com 

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