Shopping dell’usato, boom in Corea App Karrot: un utente per famiglia

In coreano danggeun significa carota: è il nome della startup di e-commerce di oggetti di seconda mano. Tutto l’ecosistema ideato dall’azienda della Corea del Sud si basa sulla carota: dal nome della piattaforma online, Karrot, sino al simbolo.

I dati di Mobileindex evidenziano che il numero di coreani che utilizzano app per il mercato di seconda mano è salito del 141% su base annua, per un totale di 16,4 milioni di persone. La quota di mercato di Danggeun Market ha raggiunto il 93%, mantenendo la leadership del settore in crescita esponenziale. Karrot è una delle app più scaricate dai sudcoreani, più di Netflix, Instagram e TikTok, tanto che c’è l’espressione «fare danggeun» per indicare l’acquisto di articoli di seconda mano tramite l’applicazione.

Con un totale di 205 milioni di dollari raccolti, Danggeun Market, fondata nel 2015 da Gary Kim, è diventata un unicorno, ovvero una realtà in grado di rivoluzionare il settore di riferimento in breve tempo. Il valore aziendale, ora, si attesta a 2,7 miliardi di dollari ( 2,3 mld di euro, circa). Ad agosto gli utenti registrati su Danggeun Market erano 21 milioni, uno per famiglia in tutta la Corea del Sud. Il numero di utenti attivi mensili, invece, è stimato attorno ai 16 milioni. L’app Karrot è presente in 72 comunità locali di quattro paesi: Uk, Usa, Canada e Giappone.

Il successo pionieristico di Danggeun ha spinto il mercato dell’e-commerce locale, che da tempo fa affidamento sui social media, sulla pubblicità online e sul potere della piattaforma. Le aziende di e-commerce esistenti si stanno affrettando a introdurre servizi simili per ritagliarsi una quota nel commercio mobile di articoli usati. Un esempio è quello di Lotte Himart, un’unità di un centro commerciale di Lotte Group, ha lanciato Heart Market, una piattaforma di oggetti usati basata sulla comunità del suo sito web.

Danggeun è arrivata per prima e continua a essere la più utilizzata per gli scambi di oggetti usati, con alcune difficoltà legate alla regolamentazione delle compravendite effettuate sulla piattaforma. Secondo i dati presentati all’Assemblea nazionale alla fine del mese scorso, il numero di domande di arbitrato delle controversie che hanno coinvolto Danggeum Market nel periodo gennaio-agosto è stato di 1.167, in aumento di oltre 60 volte rispetto alle 19 del 2019. «Il mercato dell’e-commerce si sta espandendo rapidamente anche per effetto della pandemia e per gestire le controversie del commercio elettronico il personale non è sufficiente rispetto alla crescente domanda», ha detto al Korea Herald l’esponente del partito democratico coreano, Kim Sang-hee. E la società è pronta a lanciare Danggeum pay, proprio sistema di pagamento.

Fonte: italiaoggi.it

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