Uno sguardo all’innovazione del NRF Retail’s Big Show 2019

Matteo Esposito, CEO di inVRsion, racconta il punto di vista da imprenditore, startupper e innovatore

Il “Big Show” di New York è davvero BIG, e ogni anno ritorno volentieri, dopo il debutto della nostra startup, inVRsion, nell’edizione 2017. E come ogni anno la mia attenzione è catturata dall’Innovation Lab, l’area al piano più alto del Javits Center, un po’ a rappresentare la punta di diamante dell’intera manifestazione, dove nel 2017 presentammo un prototipo di v-commerce in cui conviveva l’intelligenza artificiale di IBM Watson la Realtà Virtuale immersiva della nostra soluzione ShelfZone. Non credo fosse solo attenzione selettiva la mia ma non ho potuto fare a meno di notare che quest’anno l’innovazione ruotava ancor di più intorno a questi due cardini: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione 3D.

L’AI (per dirla all’americana) era presente in molteplici ed eterogenee applicazioni, in particolare nelle applicazioni del machine learning e della computer vision a loro volta dedicate a risolvere principalmente due ordini di bisogni: il riconoscimento dei prodotti a scaffale e i consumer behavior analytics. Startup e big della tecnologia e della robotica si contendevano primati nei task di rilevamento flussi, riconoscimento markerless dei prodotti e dei planogrammi, monitoraggio robotico dello store e rilevazione di problematiche di category (rotture di stock, errato merchanding, ecc) o di sicurezza (presenza di oggetti in corsia, furti, ecc), eliminazione del checkout, shopper behavior analytics, flow analytics e molto altro. Lo store vede, capisce, agisce, si migliora, si efficienta grazie all’intelligenza artificiale. Contrariamente a quanto alcuni retailer ancora si raccontano per giustificare la propria incapacità di innovare,  la AI si prepara anche a sostituire le persone, a diventare un consulente, un personal shopper, assistendo il cliente sul punto vendita, aiutandolo a comprendere gli aspetti logistici, a trovare i prodotti, a filtrarli, ad abbinarli, a sceglierli. Un giro veloce al piano delle startup e all’innovation lab e la visione del futuro è chiara: l’AI cambierà il modo di pensare e di vivere lo store e renderà la presenza umana sempre meno importante.

Ed è altrettanto chiaro che di pari passo con la computer vision e con tutto ciò che è riconoscimento del prodotto, dallo store alla Amazon Go, al frigorifero che con una telecamera diventa una vending machine, il tema della digitalizzazione delle referenze, del loro riconoscimento e della loro nuova rappresentazione nel panorama delle applicazioni 3D è più che mai attuale e sempre più evoluto. Il digital twin non è più una rappresentazione fotografica e statica di un prodotto, una scheda con delle fotografie. Il gemello digitale è un dataset a disposizione dell’AI, oppure una rappresentazione 3D dinamica che ha disparate applicazioni, dal display ologrammatico alla AR sul mobile commerce, dalla store in VR immersiva a quello navigabile in 3D sul web, dall’avatar per provare gli abiti in 3D ai sistemi di digitalizzazione dei capi apparel per la generazione dinamica degli shooting per cataloghi, BTL e ATL, dove le modelle e i modelli non hanno mai indossato un capo reale.

Ai piani di sotto, un po’ ovunque, tra le più disparate soluzioni tecnologiche per il retail, spuntano sistemi di monitoraggio del traffico, piattaforme di analytics del brick&mortar, soluzioni di AI applicate alla logistica del magazzino, all’efficientamento delle performance dei processi di buying, delle piattaforme integrate di e-commerce, dell’omnichannel, del retailing predittivo, del Retail as a Service e molto altro ancora.

Il digitale, la digital trasformation, è un processo di profondo rinnovamento, una roadmap che richiede di scardinare pregiudizi e stereotipi e di reinventarsi proiettando nel futuro i bisogni delle persone, dei consumatori, dei processi, dei mestieri. La robotica è customer care, logistica, security . I dati sono una palla di cristallo in cui si vede il futuro. Il 3D è solo uno spioncino oltre il quale dare un primo sguardo al commercio elettronico di domani, che noi di inVRsion immaginiamo come qualcosa di più di una evoluzione del retail: per noi sarà la più grande innovazione nel campo del digital enterteinment.

Leave A Reply

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?