A dispetto di tutto e di tutti il canale discount anche nel 2019 ha continuato a crescere

Massimo Lucentini, Dg di Todis (Conad) dice, parlando ovviamente della sua rete, che i Todis sono supermercati monomarca, aggiungendo ex discount. Lucentini ha ragione e infatti sia IRI, sia Nielsen da quest’anno non li metteranno più nel canale discount. È una evoluzione sacrosanta quella di Todis che nell’assortimento e nelle MDD, specie nelle premium, ha cambiato pelle, ma anche nell’ortofrutta e nei reparti a servizio (leggi qui).

Non abbiamo notizie certe che MD, Lidl, Aldi e soprattutto Eurospin (il padre storico dei discount italiani) vogliano cambiare casacca. Eurospin ha di fatto raddoppiato l’area dell’ortofrutta, ha inserito i banchi a servizio (gastronomia, carni in alcuni casi il pesce, come a Lucca, leggi qui) e, scatolame a parte, è di fatto un supermercato. E lo è quasi anche MD.

E poi continua a crescere in modo rilevante nel fresco.

Lidl, Aldi e Penny giocano il ruolo storico del discount chi più hard (Lidl) chi più soft, il resto del mondo.

L’assortimento medio ormai arriva a 2.988 referenze, ancora in aumento, come del resto la superficie media, della quale il discount non è più contento.

La pressione promozionale è bassa, 13,5%, in aumento.

L’IRI dice che la MDD, la marca del distributore vale il 53,3%. L’IRI ha le sue buone ragioni per dirlo, ma bisognerebbe aggiungere che l’IDM, l’industria di marca, qui gioca un ruolo subalterno e in molti casi a spot. Diciamo che quel 53,3 potrebbe arrivare anche al 70%, valutazioni nostre.

I leader del canale sono Eurospin con vendite al mq per 6.450 euro e Lidl con 6.280 euro al mq, la superficie media rispettivamente è di 787 mq e 799 mq.

Fonte: retailwatch.it

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