Apecar, trionfo moda e food

Per andare incontro ai consumatori, infatti, le imprese, vecchie e nuove, risalgono a bordo di apecar e furgocini. Proprio come si faceva una volta, circolando lungo le vie degli uffici e centri direzionali, ma anche in piazza in centro città e pure sotto casa. Ma il ritorno in pista del business itinerante è un fenomeno del tutto nuovo, aggiornato alla sua versione 2.0, con allestimenti dal design moderno e accattivante e prodotti di qualità. Che non si tratti di una moda passeggera, ma di un’opportunità di business in controtendenza rispetto alla gelata sui consumi, lo dimostrano i nomi delle grande aziende che viaggiano on the road. Tra i primi a imboccare questa strada c’è stata Barilla con le colazioni del Mulino Bianco a bordo di apecar targate SottoCasa, poi sono arrivati gli aperitivi di Aperol (gruppo Campari), la pizza di Rossopomodoro, i gelati di Grom e Rivareno, l’acqua Ferrarelle, i dolci di California Bakery.

On the road va in scena anche la moda con lo Shop&Go di Fiorucci, il make up di Dolce&Gabbana, le profumerie Douglas, Zip and Zip borse. E anche Ikea, Etaly e Autogrill stanno studiando soluzioni da far girare in città. Per le grandi imprese si tratta di un’opportunità per testare nuovi prodotti o a fini promozionali. Per i piccoli imprenditori, i professionisti del business su strada, si tratta soprattutto di fare fatturato. E in qualche caso le ditte individuali diventano vere e proprio imprese, con prospettive di sviluppo. È il caso di Moving Shop di Milano, avviato dalla stilista Valeria Ferlini, che ha inventato un modo di vendita innovativo e informale sfruttando le possibilità del commercio itinerante. Il progetto si chiama Ape Malandra e vende capi di alta sartoria, in 24 città, a bordo di boutique su 3 ruote, che conta affiliate, in franchising, lungo tutto l’Italia. I casi di successo stanno stimolando l’iniziativa imprenditoriale.

tratto da affari & finanza

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