Buccellati innesta il turbo in Cina

Buccellati accelera l’espansione cinese. In seguito all’acquisizione per l’85% da parte del gruppo Gansu Gangtai lo scorso agosto, la maison di gioielleria italiana fondata dalla famiglia Buccellati nel 1919 ha rafforzato la sua presenza all’estero con l’apertura in Cina di cinque negozi negli ultimi sei mesi, di cui tre a Shanghai, uno a Pechino e uno a Macao. Ora progetta di inaugurare entro la fine dell’anno altri sei punti vendita, tra cui in ottobre un flagship da 700 mq all’interno del centro commerciale China world di Pechino, destinato a diventare il suo negozio di maggiori dimensioni in tutto il mondo. “I cinesi costituiscono i nostri primi clienti, con il 50% delle vendite. I nostri primi mercati sono l’Europa e il Medio Oriente, e da quest’anno l’Asia è diventata terza”, ha motivato la decisione l’amministratore delegato Gianluca Brozzetti. Buccellati possiede già 49 negozi monomarca tra boutique, corner e shop-in-shop, ed è inoltre distribuito in 150 multimarca.

Prima di essere inglobata dalla holding cinese, quotata alla Borsa di Shanghai e presieduta da Xu Jiangang, l’azienda era stata ceduta nel 2013 al fondo d’investimento italiano Clessidra, sotto la cui guida, nel biennio successivo, ha visto il proprio fatturato crescere del 63% su base comparabile e raggiungere un giro d’affari da 44 milioni di euro. Tuttavia il design è ancora in mano alla famiglia, che continua a possedere il 7,5% dell’azienda, mentre Clessidra ha conservato anch’esso una quota del 7,5%. Andrea Buccellati, affiancato dalla figlia Lucrezia, è l’attuale direttore artistico del marchio.

Tratto da MF Fashion

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