Coin vende Excelsior Milano a un’importante realtà cinese

Le trattative sono in dirittura d’arrivo. Tanto che i cinesi di Guangzhou Canudilo, quotati a Shenzhen, hanno già comunicato all’autorità locale i termini dell’accordo con Coin-Ovs, che prevede la cessione del multimarca di lusso Excelsior Milano, aperto nel 2011, e del relativo format, per 21,3 milioni di euro.

Canudilo controlla direttamente 400 negozi di moda nella Greater China e ne ha altri 200 in concessione da marchi del lusso italiani e francesi. Bikkembergs sta già beneficiando dell’accordo, anche perché in Cina il calcio, al quale il marchio è da sempre legato, ha sempre più adepti. Il format Excelsior è perfetto per questo momento storico in Cina. Un multimarca così, che fa una selezione secondo il gusto italiano, è quello che oggi i cinesi chiedono.

L’accordo prevede la cessione di Excelsior Milano (che porta la firma dell’archistar Jean Nouvel) alla controllata di Canudilo Modern Avenue: d’ora in poi saranno i cinesi a gestire il negozio e il brand fuori dall’Italia, con un piano di cinque aperture in Cina entro il 2020, partendo da Macao. «I due punti vendita a insegna Coin-Excelsior di Roma e Venezia – precisa Stefano Beraldo, ceo del gruppo italiano – resteranno nostri. Il format è vincente, come dimostrano le ottime vendite nel 2016, nonostante il rallentamento dei flussi turistici. Ma per noi in questo momento è più importante concentrarci sullo sviluppo delle insegne Coin, Ovs e Upim».

Per garantire la continuità della formula, cioè il suo Dna italiano, l’accordo prevede che i cinque nuovi Excelsior e la selezione dei brand sia fatta da Maurizio Purificato e dal team della moglie Antonia Giacinti, che a Milano è conosciuta per l’omonima boutique, una case history di successo del retail di lusso “alternativo” ai monomarca dei grandi brand.

tratto dal sole 24 ore

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