Fratelli Carli, packaging ed energia 100% green

Cento per cento del packaging degli oli riciclabile e 100% dell’energia utilizzata certificata da fonti rinnovabili (compresa quella autoprodotta, tramite l’impianto fotovoltaico di proprietà). Sono due tra i risultati raggiunti dalla Fratelli Carli, storica azienda olearia imperiese che (dal 1911) vende e consegna direttamente al consumatore i propri prodotti in Italia e all’estero, la quale ha stilato il secondo Report di sostenibilità, in qualità azienda certificata B Corp.

Il report è organizzato sulla base di cinque pilastri di sostenibilità, che fanno riferimento agli Sdgs (Sustainable development goals) delle Nazioni unite: persone, materiali e prodotti, filiera di fornitura, energia e risorse, cultura e tradizione mediterranea.

Dal rapporto emerge, tra l’altro, che il 39% delle linee di prodotto di Carli, pari al 78% del fatturato, è analizzato con l’Slca (Sustainable life cycle assessment) che permette di verificare l’impatto dei prodotti per il loro intero ciclo di vita, dalle materie prime fino alla gestione del loro smaltimento. Il 100% dei componenti dei packaging degli oli è riciclabile. Tutti gli altri packaging, invece, raggiungono il 99,9% di materiali differenziabili. Il 74% del budget di approvvigionamento è speso su fornitori locali situati in Italia, il 23% degli acquisti è fatta da piccoli fornitori con meno di 20 dipendenti, oltre 100 fornitori hanno partecipato a webinar di approfondimento sulla sostenibilità e due sono stati certificati B Corp.

Tra i risultati impattanti, ci sono quelli legati all’energia e alle risorse: l’azienda, come si era proposta, ha completato l’inventario delle emissioni Scope 1 (cioè quelle dirette generate dall’impresa), Scope 2 (indirette, generate dall’energia acquistata) e delle Scope 3 (indirette, che vengono generate dalla catena del valore dell’azienda). Nel 2021, dunque, Carli può vantare, per Scope 1 e 2, una diminuzione del 9% delle emissioni totali di Co2. L’energia elettrica utilizzata, in particolare, dice il report, «è 100% certificata da fonti rinnovabili; il 91% dei rifiuti prodotti è inviato al recupero; tutte le confezioni riportano le indicazioni per il corretto smaltimento di tutti i componenti».

Inoltre, grande attenzione è stata concentrata dall’azienda sul pilastro della cultura e tradizione mediterranea, con il continuo investimento sul Museo dell’Olivo Carlo Carli e con l’ingresso della struttura nell’associazione Museimpresa. Tra i reperti conservati nel museo, 152 sono stati definiti di «eccezionale interesse archeologico» dal ministero dei Beni culturali.

«Siamo già concentrati – afferma Claudia Carli, brand marketing manager dell’azienda – sugli obiettivi per il prossimo triennio e intendiamo perseguirli con la stessa determinazione che ci ha condotti fino a qui». Tra questi ci sono il portare al 50% la percentuale delle linee di prodotto analizzate con l’Slca e valutare, secondo criteri ambientali e sociali, almeno l’80% dei fornitori rilevanti.

Fonte: ilsole24ore.com

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