Gucci e Michael Kors i “più competenti nel digitale” negli USA

Quest’anno, Gucci ha surclassato altri 89 marchi con il suo punteggio di performance digitale, che gli consente di essere inserito nella categoria ‘genius’ con Michael Kors, che lo segue da vicino. La top 10 comprende Fendi, Burberry, Louis Vuitton, Coach, Hugo Boss, Tory Burch, Kate Spade e Salvatore Ferragamo nell’ordine. 

Il rapporto precisa però che i marchi di lusso hanno sempre “molto ritardo dal punto di vista della sofisticazione digitale rispetto ad altri settori”, secondo il vicedirettore di L2, Brian Lee. Secondo lui, “i marchi di lusso sono diventati più vulnerabili di fronte ad outsider come Everlane e Reformation, che hanno costruito il proprio modello di business sulle loro performance digitali e sulla loro presenza nelle reti sociali”. “Questi ultimi propongono prodotti di qualità, caratterizzati da un know-how evidente, ed un’esperienza di shopping iper fluida, che permette loro di rappresentare delle alternative a prezzi ridotti per i clienti dei marchi di lusso tradizionali”. 

Il rapporto ha anche messo in luce che il 38% dei marchi studiati non possiede la maggioranza delle parole-chiave di ricerca per i propri brand. Esempio: nel novembre 2017, il 40% dei collegamenti a pagamento dopo aver cercato i termini relativi a Céline indirizzano verso dei siti di vendita. Il vero brand invece ha ricevuto solo il 18% del traffico. Inoltre, il 56% dei marchi dello studio che dispongono di un’applicazione iOS non hanno aggiornato la loro piattaforma lo scorso anno e il 29% negli ultimi sei mesi. I marchi studiati da L2 hanno ottimizzato la loro presenza sui media sociali, in particolare su Instagram, per aumentare i profitti. Essi hanno aumentato il numero di abbonati del 53% in media, e il 12% dei marchi propongono dei collegamenti diretti ai loro e-shop dai contenuti che postano su Instagram.

Il rapporto di L2 paragona le prestazioni digitali di 90 marchi di lusso che operano sul mercato statunitense, valutando per ognuno di questi brand i loro siti di e-commerce, la loro strategia di marketing digitale sui social network e i dispositivi mobili. I marchi studiati dal report sono stati poi classificati in diverse categorie a seconda del punteggio raggiunto: ‘genius’, ‘gifted’, ‘average’, ‘challenged’ o ‘feeble’ (‘genio’, ‘dotato’, ‘medio’, ‘in difficoltà’ o ‘debole’).

Tratto da Fashion Network

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