Kartell cresce, tra intelligenza artificiale e retail

L’azienda presenta una nuova poltrona della famiglia A.I. E apre store in tutto il mondo. Collaborazioni con Liberty London, illycaffè e Mattel.

L’intelligenza artificiale sta via via conquistando anche quella roccaforte della creatività umana che è il design. Gli strumenti di IA «non vanno a sostituire i designer». Piuttosto, rappresentano «un aiuto, un supporto», osserva Lorenza Luti, direttore marketing e retail di Kartell. «La nostra avventura con l’intelligenza artificiale è iniziata già nel 2019 grazie alla lungimiranza del nostro designer Philippe Starck». Inizialmente l’obiettivo era quello di «portare sempre più sostenibilità nel progetto e ottimizzare il disegno, l’input, con la minore quantità di materiale possibile. Ora l’IA è diventata sempre più importante per noi che abbiamo una produzione industriale ed è funzionale a “pulire” i flussi, a rendere la meccanica della sedia perfetta per poi realizzare il nostro stampo». Per Kartell, quindi, è stata finora «una bellissima esperienza che ci ha permesso di ridurre, quasi dimezzare, i tempi di realizzazione dei prodotti, soprattutto in fase progettuale e di prototipazione»: basti pensare che «la sedia capostipite, l’A.I. sedia, è stata realizzata in meno di un anno». Non solo. «Ha avuto un grandissimo successo a livello commerciale, sia per il materiale (tecnopolimero termoplastico riciclato al 100%, ndr) sia per la forma molto iconica sia per la finitura soft touch». Insomma, continua Luti, «nel nostro campo l’intelligenza artificiale è assolutamente un aiuto».

Al Salone.Mobile Milano uno stand di quasi 2 mila metri quadri
Kartell si conferma dunque un precursore anche per quanto riguarda questa nuova tecnologia. Dal 2019 la famiglia di prodotti A.I. si è via via ampliata e quest’anno al Salone.Mobile Milano debutta la poltrona da salotto A.I. lounge. Nello stand di quasi 2 mila metri quadrati disegnato dall’art director di Kartell Ferruccio Laviani vengono presentati 25 progetti, in pratica, sottolinea Luti, «tutto un catalogo nuovo», compresi divani e imbottiti firmati Piero Lissoni e Patricia Urquiola, i tavoli di Ludovica + Roberto Palomba e di Laviani, il mondo outdoor di Palomba, le luci di Fabio Novembre, la nuova sedia H.H.H. – Her Highest Highness di Starck.

La sedia H.H.H. fulcro della collaborazione con Liberty London
Il Salone è anche la vetrina per presentare nuove, importanti collaborazioni. Come quella con Liberty London, che nel 2025 celebrerà i 150 anni e che ha deciso di «puntare su di noi per portare il brand nel settore dell’arredo e del design». Una collaborazione il cui fulcro ruota intorno alla sedia H.H.H., che viene proposta anche con rivestimento in tessuti Liberty stampati in Italia e colorazioni create ad hoc per Kartell. L’azienda ha inoltre sperimentato una nuova tecnica di graphic impression in cui, con uno stampaggio industriale altamente tecnologico, vengono proposti 4 pattern floreali e geometrici in 11 versioni cromatiche.

Le sedie di Starck in miniatura e limited edition in rosa Barbie
Continua anche la collaborazione con illycaffè nel segno dell’economia circolare (al Salone ha debuttato l’AI Console di Starck, prodotta dal riciclo delle capsule del caffè) e quella con Mattel: in occasione delle celebrazioni per i 65 anni di Barbie, le sedie Louis Ghost, Masters, Re-Chair, Venice ed Ero/s, tutte di Starck, vengono proposte in versione miniatura nel classico Pantone Barbie 219 C e in limited edition.

Da Dubai a New York, prosegue l’espansione retail
Intanto prosegue l’espansione retail di Kartell: da New York, dove lo store si è spostato da Soho in Madison Avenue, a Dubai, dove è stato inaugurato il secondo punto vendita all’interno del Dubai Mall Zabeel e dove in autunno aprirà il terzo negozio; a Varsavia, dove in marzo è stato aperto uno store di 380 metri quadrati. In pipeline entro fine anno ancora otto nuovi store, tra cui quelli di Bruxelles, Bogotà e Medellin. Mentre «continua lo sviluppo nei capoluoghi più importanti in Italia».

Tanta comunicazione digitale. E il podcast in diretta dal Salone
Infine l’azienda continua a fare «tanta comunicazione digitale», aggiunge Lorenza Luti. «Lavoriamo tanto sui social cinesi con quattro differenti piattaforme». E se «Instagram ci dà più soddisfazione, stiamo riprendendo Pinterest e YouTube». Tuttavia, è soprattutto sul podcast che Kartell sta puntando: dopo una prima serie «più storica» lo scorso anno («Luce viva», dedicata alle lampade più emblematiche dell’azienda), a marzo è partita la seconda edizione: «La mia versione di», in cui ogni ospite porta il suo oggetto del cuore Kartell, commentato e illustrato in una sintesi storica e scientifica della curatrice del Kartell Museo, Elisa Storace. «Al Salone di quest’anno», conclude Lorenza Luti, «il podcast viene realizzato anche in diretta dalla cabina presente nello stand. In programma interviste a designer e clienti super Top e soprattutto una partnership con Dan Rubinstein», scrittore e giornalista specializzato in design e architettura e autore del podcast di successo The Grand Tourist.

Fonte: italiaoggi.it

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