Quali sono i segreti per evolvere dalla private label al private brand? Il report di dunnhumby

dunnhumby, leader globale nella scienza dei dati dei clienti, ha pubblicato il report “Winning with private brands, the Customer First way” nel quale analizza il crescente ruolo del marchio privato del retailer nel potenziare le vendite, l’engagement e la fedeltà del cliente.

In un momento in cui il marchio privato ha raggiunto circa il 38% del valore delle vendite in Europa e nel caso specifico dell’Italia la sua quota raggiunge il 29,7% (con un trend positivo anno dopo anno), sta diventando imprescindibile per i retailer adottare una strategia adeguata.

Private label vs Private brand
Dove risiede la differenza tra private label e private brand? Mentre la private label è associata ai prodotti di base, il private brand rappresenta un vero marchio con i suoi propri attributi e una strategia di marketing alle spalle.
Un’offerta di private label consistente aiuta a creare una percezione positiva nei consumatori riguardo a una serie di fattori, come prezzo, qualità e varietà. Ma se parliamo di un’offerta solida di private brand, essa piò diventare un fattore di scelta di per sé.
La realtà è che molti dei retailer di successo a livello globale stanno utilizzando il marchio privato per differenziarsi dalla concorrenza, creando una proposta unica e attraente per gli acquirenti. Una prova della loro efficacia sono i risultati del RPI Italia 2023 di dunnhumby, che hanno visto il Private Brand posizionarsi al primo posto tra i fattori determinanti per i consumatori nel momento in cui decidere da quale retailer acquistare.

La ricetta di una strategia di successo
Per i retailer interessati a sviluppare la propria offerta di marchio privato per renderla più attraente agli occhi dei propri clienti, dunnhumby consiglia tre azioni chiave:

Stabilire il ruolo di ciascun marchio privato. Considerando che molti retailer gestiscono più marchi privati, è fondamentale garantire che ciascuno di essi abbia obiettivi chiari, nonché comprendere il proprio posizionamento strategico. Tutti i marchi privati devono contribuire al posizionamento generale del retailer, sia individualmente che insieme.

Creare un team di brand marketing dedicato. Creare un marchio privato potente non è sufficiente, è necessaria anche una promozione adeguata. È importante formare un team centralizzato che stabilisca gli obiettivi e guidi la strategia del brand, garantendo una profonda comprensione dei principi fondamentali della gestione del brand in tutta l’organizzazione.

Implementare la strategia di brand attraverso le “7 P”. Persone, Prodotto, Prezzo, Promozione, Posizione, Packaging e Posizionamento. Eseguire la strategia di brand su ciascuno di questi pilastri e comprendere come comunicare nei diversi punti di contatto del percorso del consumatore è fondamentale.

“Stiamo osservando il ruolo cruciale che i marchi privati stanno già assumendo nel retail moderno e, in particolare, in Italia. Questo rappresenta un’opportunità unica per i retailer di innovare nei loro private brand e soddisfare i propri clienti in base alle loro esigenze specifiche, un processo in cui la scienza dei dati dei clienti può risultare di valore inestimabile”, afferma Marco Metti, Business Development Manager di dunnhumby Italia.

Accedi al report completo qui.

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