H&M svela la sostenibilità dei capi con Higg Index

Per trovare visibilità nell’articolato e complesso mondo della sostenibilità, le catene puntano su strumenti che consentono di misurare l’impatto ambientale dei materiali, e di informare il cliente sulla loro impronta sostenibile. Su questo fronte, Sustainable Apparel Coalition, associazione no profit che riunisce 250 marchi della moda, ha sviluppato Higg Index Sustainability Profile, una sorta di upgrade di Higg Index, un tool di strumenti di misurazione per i settori tessile, dell’abbigliamento e delle calzature.

Tra i primi ad applicare questo nuovo strumento c’è H&M, da tempo impegnata nel capitolo sostenibilità in senso generale, prima, nel 2013, pubblicando online la propria lista di fornitori, e nel 2019 lanciando un livello di trasparenza per tutti i capi su hm.com.

Ora, appunto, il colosso svedese del fast fashion ha introdotto Higg Index Sustainability Profile su alcuni prodotti selezionati nei negozi online in Europa e negli Stati Uniti. L’indice, spiega la nota, “si basa su dati di impatto ambientale verificati in maniera indipendente da Higg Materials Sustainability Index (Msi)”. Ad ogni capo viene assegnato un punteggio, in relazione all’impatto ambientale dei materiali utilizzati per produrlo. I punteggi vanno da “base” a “3”. Quelli base sono assegnati ai prodotti realizzati con materiali convenzionali e quelli 1, 2 e 3 sono attribuiti ai capi realizzati con materiali che hanno un minore impatto ambientale. Per ogni prodotto, vengono forniti dati relativi all’uso dell’acqua e all’inquinamento della stessa, al riscaldamento globale e all’utilizzo di combustibili fossili.

Il programma di trasparenza Higg Index e il risultante Higg Index Sustainability Profile continuerà ad essere sviluppato per comprendere ulteriori dati tra cui, ad esempio, l’impronta ambientale e sociale delle fabbriche, e da H&M fanno sapere che sarà gradatamente applicato a più articoli per tutto il 2021 e lavorando per estenderlo ulteriormente nel corso del 2022.

Higg Index ha ricevuto nei mesi scorsi critiche riguardo alla sua metodologia scientifica che contrappone fortemente le fibre naturali alle fibre sintetiche.

Fonte: pambianconews.com 

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