MailUp Group diventa Growens e chiude l’esercizio 2020 con ricavi ed Ebitda in crescita

MailUp Group cambia nome e chiude l’esercizio 2020 con ricavi ed Ebitda in crescita.

La società operativa nel settore delle cloud marketing technologies, quotata al segmento AIM Italia di Borsa Italiana, ha dunque deciso di assumere una nuova denominazione sociale, Growens, una scelta proposta nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione che verrà sottoposta all’approvazione dell’assemblea degli azionisti il prossimo 22 aprile. Una volta terminati tutti i passaggi amministrativi, il nuovo brand debutterà in Borsa.

MailUp, la storica business unit specializzata nell’email marketing e che ha dato il via al gruppo, continuerà a mantenere la sua identità.

Il nuovo nome si identifica con una mission chiara, spiega la società: portare crescita e innovazione tecnologica ai clienti e agli investitori nel mondo. Il brand è stato scelto nell’ambito di un processo di aggiornamento del posizionamento, della mission e del purpose aziendale, sviluppato per rappresentare ancora meglio l’identità di un gruppo internazionale oggi composto da 5 business unit e con un portfolio di soluzioni non più legate solo alle tecnologie per email.

“La decisione di cambiare nome ed adottare ‘Growens’ è maturata nel tempo tra noi soci fondatori di MailUp Group ed è legata alla nostra evoluzione, da startup della provincia cremonese a gruppo industriale integrato che crea tecnologie per organizzazioni che desiderano comunicare con efficacia con i propri clienti. Il nuovo nome rispecchia maggiormente la nostra costante tensione alla crescita, anche per linee esterne. Siamo nati come società monoprodotto, MailUp, appunto, ma nel tempo abbiamo saputo ampliare i nostri confini creando un gruppo internazionale con radici italiane, visione globale, attenzione alle comunità locali in cui operiamo e che si contraddistingue per passione, trasparenza, innovazione per i clienti e profittabilità per gli investitori”, spiega Nazzareno Gorni, Amministratore Delegato e fondatore di MailUp Group.

LA SCELTA DEL NUOVO NOME
Il nuovo nome “Growens” è semplice ed evocativo e coniuga una radice inglese “grow” con un suffisso latino “-ens”, creando un neologismo che rappresenta un tratto caratteriale fondante della cultura aziendale. Con “Grow”, infatti, si fa riferimento a un percorso di crescita e sviluppo, tratto caratterizzante dell’approccio e della storia del Gruppo, iniziata nel 2002. Allo stesso tempo è una radice familiare e ben comprensibile a un pubblico vasto. “Ens”, invece, richiama la desinenza latina del participio presente con cui si indica l’essere agente attivo di un’azione. Il gruppo è quindi sia un elemento che cresce (a livello di business, nella capitalizzazione, nella sua presenza internazionale), sia che fa crescere (supportando i propri clienti a raggiungere nuovi obiettivi e traguardi).

IL BILANCIO 2020
Intanto, MailUp Group ha registrato nel 2020 ricavi per 65,2 milioni di euro, +7% rispetto al 2019, di cui 34,5 milioni all’estero (+20%). L’Ebitda di 5,1 milioni di euro è in crescita del 6% rispetto all’anno precedente. L’utile netto consolidato è pari a 0,6 milioni, in questo caso in calo del 50%. La posizione finanziaria netta consolidata è pari ad 2,5 milioni, rispetto ai 2,4 milioni del 31 dicembre 2019.

“Siamo molto soddisfatti della performance del titolo Mail nei primi nove mesi del 2020, frutto degli eccellenti risultati, della costante attività di relazioni con la comunità finanziaria e del ciclo di roadshow internazionali iniziato nel 2018, culminati con il raggiungimento di nuovi massimi dell’anno e storici. Riteniamo che la sofferenza di prezzi e volumi manifestata successivamente non sia rappresentativa delle potenzialità del gruppo. Riteniamo una priorità e lavoriamo costantemente per individuare le migliori opportunità in termini di opportunità di M&A, fonti di finanziamento, mercato di quotazione e strumenti che incrementino la visibilità e liquidità del titolo”, sottolinea Micaela Cristina Capelli, Consigliere Esecutivo e Investor Relator.

Analizzano le principali linee di business, nel 2020 il comparto SMS, legato in particolare all’attività di Agile Telecom, ha fatto registrare il fatturato più alto in valore assoluto, pari a circa 44,5 milioni, con una crescita del 4,2%, mostrando evidenti segni di sofferenza in concomitanza dei vari periodi di lockdown che restringono il ricorso agli sms cosidetti “drive-to-store”. La marginalità di tali servizi cresce tuttavia di oltre il doppio rispetto ai ricavi, grazie al differente mix di SMS inviati che accoglie una quota maggiore di messaggi transazionali.

Il comparto Email, per sua stessa natura il più stabile e consolidato all’interno del gruppo, ha registrato un incremento di oltre il 15,5% nell’esercizio, attestandosi a 16,5 milioni di ricavi. Si evidenziano le ottime crescite di Bee, che è passato da 2,6 a oltre 3,9 milioni di ricavi (+52% YoY inclusivo dell’effetto cambio Euro/USD, oltre +55% in USD) e di Acumbamail (circa +30%).

I ricavi della linea di business Predictive Marketing, generati da Datatrics B.V. e da Datatrics S.r.l., mostrano un incremento del 18,9% a oltre euro 2,7 milioni di ricavi nell’esercizio. La minore crescita rispetto all’esercizio precedente è legata ai drastici effetti della crisi generata dal Covid-19: in particolare essa ha comportato, da un lato, l’allungamento del ciclo di vendita ed il rinvio/virtualizzazione degli investimenti di marketing (fiere) a causa della pandemia, dall’altro il maggiore tasso di churn di sottoscrizioni arrivate a scadenza, infine ha causato un persistente e grave stato di difficoltà dei settori travel & hospitality.

Fonte: engage.it

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