Nordstrom, la famiglia al momento congela l’ipotesi di privatizzazione

La famiglia della nota catena americana di department store, basata a Seattle, rinvia al nuovo anno il tentativo di delisting dell’insegna.

 Dopo che lo scorso giugno alcuni eredi – tra cui i co-presidenti Blake, Erik e Peter Nordstrom, il presidente degli store James Nordstrom, il presidente emerito Bruce – avevano annunciato l’intento di acquisire il 68,8% delle azioni non in loro possesso, arriva la notizia che al momento il progetto di privatizzazione è congelato.

 Tra le motivazioni più accreditate il fatto che non sia stato possibile trovare il finanziamento complessivo necessario nell’ordine dei 7 miliardi di dollari.  Anche a causa dell’inaspettato fallimento in settembre del gigante dei giocattoli Toys’R’Us, che ha aumentato lo scetticismo di alcuni gruppi del private equity.

 Nordstrom, che conta 356 store in 40 Paesi degli Stati Uniti, ha lanciato di recente a Los Angeles il nuovo Nordstrom Local, un format “fashion hub” di quasi 300 metri quadrati, focalizzato sul servizio one to one.

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