Prada Group e Microsoft insieme per ridisegnare la gestione dei dati e l’esperienza del cliente

Con oltre tredicimila dipendenti, 635 negozi, 23 stabilimenti produttivi cinque marchi del segmento lusso, il Gruppo Prada rappresenta l’eccellenza dello stile italiano nel mondo. Casa madre del marchio eponimo nonché di Miu Miu, Church’s e Car Shoe e Marchesi 1824, la società, dopo aver intrapreso il proprio percorso di trasformazione digitale, oggi rilancia una nuova sfida anche insieme a Microsoft. “Il Gruppo sta attraversando una fase di crescita e cambiamento con l’obiettivo di ridisegnare la propria l’infrastruttura applicativa. Un tema per noi prioritario è quello dell’interazione con il cliente. Il canale Retail è al centro della nostra strategia e nell’interazione diretta con il consumatore la tecnologia deve diventare un elemento differenziante. Il cliente è il fulcro attorno a cui aggregare tutte le informazioni, in modo che possa accedere alla storia dei suoi prodotti e delle sue interazioni con Prada, senza perdere lo human touch. Un’altra area di investimento è la digitalizzazione della catena produttiva e logistica: dall’evoluzione dei processi di gestione della collezione e del prodotto, alla creazione della modellazione 3D, alla gestione dei processi produttivi e logistici con piattaforme moderne e integrate. L’obiettivo è costruire un’infrastruttura tecnologica che abbia la stessa qualità del nostro prodotto e l’efficienza dei nostri siti produttivi. Come terza sfida, c’è la Pianificazione Integrata aziendale, che ci consentirà di mettere a disposizione dell’azienda un insieme di strumenti in grado di integrare informazioni e processi quali la pianificazione finanziaria, della collezione, della produzione e della distribuzione ai negozi pur mantenendo la flessibilità e la rapidità che il business richiede», ha spiegato Cristiano Agostini, Group CIO Prada. “Restano poi due punti collegati tra loro: i talenti, con l’ingresso di nuove professionalità e l’employee experiences, ossia usare gli strumenti digitali come elemento cardine per fornire un’esperienza e una modalità di lavoro diverso per ogni dipendente”.

Un’evoluzione importante, accelerata anche dalla crisi pandemica, che parla il linguaggio della contemporaneità. “Come Microsoft, siamo al fianco di Prada per abilitare il percorso di trasformazione attraverso soluzioni tecnologiche che permettono di indirizzare i punti cardine del programma», ha aggiunto Sara Anselmi, Sales Director Retail, CPG, Fashion & Luxury di Microsoft, «come ad esempio la piattaforma Dynamics 365, centrale nel ripensamento della customer Experience poiché permette di integrare tutti i canali di vendita, garantendo al contempo la centralità del cliente e un’esperienza personalizzata durante tutto il customer Journey, e Microsoft Teams come possibile HUB di integrazione di tutti gli strumenti e i contenuti al servizio dei dipendenti per aumentare l’efficienza, la produttività e l’interazione dei team anche in ottica hybrid work”.

E se il cliente è al centro della strategia, i dati sono alla base dell’esperienza. “Sicuramente una delle parole rilevanti per la nostra azienda è informazione. Il Gruppo Prada ha sviluppato una solida cultura e una particolare attenzione al dato, come elemento base per le decisioni strategiche. La tecnologia ci consente di gestire e correlare un insieme vastissimo di informazioni e di usarle per migliorare l’esperienza e il modo di relazionarci con il cliente, come per esempio il sistema di raccomandazione che abbiamo sviluppato in casa per Prada.com”, ha sottolineato, Agostini. “Un altro aspetto fondamentale è la tracciabilità del prodotto e oggi pensiamo, partendo anche dalla piattaforma blockchain Aura, di mettere a disposizione del cliente finale un insieme di informazioni puntuali, quali la storia del prodotto, la sua tracciabilità, originalità e autenticità, raccontando tutto il suo ciclo di vita. Questo ovviamente può avere un impatto molto significativo anche sulla gestione dei KPI di produttività e qualità aziendali e ci consentirà, in futuro, di far evolvere ancora gli algoritmi predittivi e prescrittivi da applicare su questa rilevante quantità di informazioni. Stiamo investendo molto nel nostro Data Lake, sviluppato sul PaaS di Microsoft, per massimizzare la gestione di queste informazioni. Sicuramente per arrivare dove vogliamo arrivare e dove Lorenzo Bertelli, che sta guidando il processo di digitalizzazione, ci chiede di arrivare, abbiamo ancora da affrontare un percorso lungo e importante di standardizzazione, governo e soprattutto raccolta delle informazioni necessarie a creare nuovi tunnel che portino i dati al Data Lake. Spesso il problema non è solo la gestione delle informazioni esistenti, ma proprio il reperimento e la trasformazione di quelli che non ci sono, ottenibili digitalizzando nuovi processi o accedendo anche ai Dark Data”.

Un patrimonio informativo da organizzare e condividere come ha continuato Anselmi, “Una parte del valore strategico per Prada dell’utilizzo della piattaforma cloud Microsoft Azure è la possibilità di avere una base dati unica consultabile e fruibile da tutte le applicazioni di business con un modello dati condiviso. Siamo partiti dalla creazione del Data Lake Azure che, con il progredire del programma, verrà alimentato da nuove basi dati di processi e applicazioni che potranno essere correlate e trasformate in insight e utili a migliorare la produttività, il servizio e l’esperienza cliente. La piattaforma Aura rappresenta un perfetto esempio di come la tecnologia Microsoft Azure può essere messa al servizio del mondo della moda e del lusso per abilitare scenari fino a poco tempo fa impensabili”. Ma in un contesto mutevole come quello attuale, quali le sfide che si profilano all’orizzonte per il Gruppo Prada? “È indubbiamente un momento di mercato molto fluido e promettente. La sfida principale che abbiamo di fronte a noi è fare in modo che la tecnologia supporti al meglio i cambiamenti in atto. Credo che le parole chiave siano Velocità, Flessibilità e Innovazione ma anche per citare un vecchio libro, andare Oltre il senso del luogo”, ha concluso il CIO della società, “ci sono concetti che stanno diventando rilevanti anche nell’industry come Metaverso o NFT, non so se e quando andranno a scala, ma qualora succedesse, probabilmente avranno un impatto significativo sul nostro modo di vendere, distribuire, determinare il prezzo e forse anche sul cosa produrre, pur nel rispetto dell’identità dei nostri marchi. Ma non mi fermerei qui, i temi sono molteplici e significativi: la cybersecurity, i wearables, il supporto alla sostenibilità e i talenti. Abbiamo, infatti, un numero crescente di ricerche aperte per giovani che abbiano voglia di mettersi alla prova in un’azienda che crede sempre di più nel digitale e nella tecnologia”.

Fonte: pambianconews.com 

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