RI INTERVIEW. Rolando Figaia e Gianluca Moriconi: “Parola d’ordine: innovazione. Tecnologica, di prodotto e non ultima, in ambito sostenibile”

Intervista a Rolando Figaia, Marketing & Sales Director – Brand, Sofidel e Gianluca Moriconi, Line of Business Director – Private Label, Sofidel.

Quali i cambiamenti più significativi che avete potuto osservare in questi ultimi anni e quali le priorità oggi per il Retail, dal vostro punto di vista?
La crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione e, in questi anni, l’e-commerce ha vissuto una vera e propria crescita esplosiva in tutti i mercati europei. La pandemia ha infatti trasformato l’atteggiamento dei consumatori nei confronti degli acquisti online, generando cambiamenti che riteniamo siano destinati a radicarsi e durare nel tempo. Inoltre, ha messo in luce l’importanza della trasformazione digitale, stimolando produttori, retailer e l’intero settore del commercio al dettaglio ad aprire nuovi canali di vendita online e adottare soluzioni di commercio ‘omnichannel’. Secondo l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, in Italia l’e-commerce B2C rappresentava, già prima del lockdown, uno dei principali motori di crescita e di innovazione del Retail. A seguito della pandemia vi è stato uno straordinario salto evolutivo a favore del digitale che ha coinvolto anche il mondo del commercio e della GDO. Non sono solo cambiati i comportamenti di acquisto, ma è maturata la consapevolezza dei retailer sulla necessità di progettare un percorso di vendita, e di relazione, fondato sull’integrazione tra il canale fisico e quello online. Già dal 2016, Sofidel ha scelto di cogliere le opportunità della trasformazione digitale e, in questi anni, stiamo puntando molto sulla crescita delle vendite online. Abbiamo una piattaforma e-commerce proprietaria, l’e-commerce ‘SofidelShop’, e lavoriamo per rafforzare la nostra presenza sui principali marketplace e sui siti online della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

La vostra è una realtà che persegue obiettivi di sostenibilità ambientale ben precisi. E per farlo, state investendo molto in termini di innovazione. Quali le azioni che state compiendo, sia nel processo produttivo che nello sviluppo dei vostri prodotti?
Da molti anni, Sofidel lavora per ridurre al minimo l’impatto sul capitale naturale e favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
La sostenibilità è una leva strategica integrata nel modello di crescita di lungo periodo che guida le scelte industriali e gli investimenti del Gruppo attraverso tutta la catena del valore: dall’impegno per migliorare gli standard di sostenibilità della filiera di approvvigionamento, all’utilizzo di cellulosa certificata da terze parti indipendenti, a processi produttivi efficienti e all’avanguardia, che garantiscono migliori performance ambientali, fino alla localizzazione dei nostri stabilimenti in prossimità dei mercati di distribuzione per ridurre l’impatto dei trasporti.

In un’ottica di continuo miglioramento, e in linea con l’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ci siamo posti obiettivi di sostenibilità ambientale, prima al 2020 e, oggi, al 2030. Una politica che, nel 2021, ci ha consentito di raggiungere o confermare risultati significativi. Ad esempio, la riduzione del 13,1% delle emissioni dirette di CO2 in atmosfera rispetto al 2018 (con un obiettivo del -40% al 2030), grazie a interventi sull’efficienza energetica, all’impiego di impianti di cogenerazione e all’utilizzo di energie rinnovabili. Nel 2020, il Gruppo aveva già ridotto le emissioni di CO2 del 24% (rispetto al 2009) in accordo con il programma internazionale WWF Climate Savers a cui ha aderito nel 2008. Inoltre, l’approvvigionamento di cellulosa è garantito al 100% da terze parti indipendenti attraverso schemi di certificazione forestale (FSC®, PEFC™, FSC Controlled Wood). E, nel 2021, abbiamo impiegato 7,6 litri di acqua per kg di carta prodotta, un valore che da molti anni si attesta al di sotto della media del settore, con un tasso di riciclo dell’acqua nel processo produttivo del 96,2%. Tra gli altri obiettivi che ci siamo dati al 2030, vogliamo arrivare ad acquistare l’84% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili e continuare a migliorare gli standard di sostenibilità della nostra catena di fornitura – ad oggi, l’84% dei nostri fornitori sono sostenibili o eccellenti in termini di pratiche di sostenibilità.

Tra gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente cui ponete attenzione, c’è la riduzione dell’utilizzo di plastica convenzionale. Qual è il vostro approccio in tal senso? Quali sono le soluzioni di packaging più sostenibile che state adottando?
Nel 2019, in collaborazione con il nostro dipartimento Ricerca & Sviluppo, abbiamo lanciato il progetto “Meno Plastica, Più Sostenibilità” a livello europeo, con l’obiettivo di ridurre del 50%, entro il 2030, l’incidenza dei materiali plastici di origine petrolchimica impiegati nel processo produttivo del Gruppo. Ci siamo impegnati a ottimizzare il design delle confezioni, ridurre lo spessore del film plastico utilizzato per gli imballi dei nostri prodotti e abbiamo ricercato materiali alternativi al polietilene standard per rendere più sostenibili le nostre referenze in assortimento e rispondere in modo concreto alla crescente domanda di cura e attenzione all’ambiente da parte del mercato.
In particolare, abbiamo deciso di introdurre, come prima scelta, packaging in carta kraft (materiale di origine vegetale, rinnovabile e facilmente riciclabile) nelle nostre principali linee di prodotto, in sostituzione o in affiancamento ai prodotti esistenti, e utilizzare anche confezioni in plastica riciclata o bioplastiche. Abbiamo anche lavorato per migliorare la resistenza delle confezioni in carta e per sviluppare soluzioni performanti dal punto di vista tecnico e qualitativo. A fine 2021, siamo riusciti a ridurre il consumo specifico di imballaggi in plastica vergine del 29,5%, rispetto al 2013. Oggi, ad esempio, in Italia abbiamo la nuova linea Rotoloni Regina Eco confezionata con packaging in carta kraft e prodotta impiegando esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, generata presso gli stabilimenti Sofidel. Ma anche l’asciugatutto Regina Blitz, piuttosto che la carta igienica Regina Cartacamomilla, hanno cambiato veste con i nuovi imballi in carta kraft per tutti i formati disponibili. Per quanto riguarda il brand Nicky, invece, tutta la linea di prodotti Nicky Nature è disponibile con confezioni in carta (carta igienica e asciugatutto) mentre molti altri prodotti Nicky sono disponibili con confezione con il 30% di plastica riciclata (carta igienica e fazzoletti).

C’è un progetto o una case history di cui vorreste parlare?
L’innovazione di prodotto è parte del DNA di Regina ed è alimentata da un processo costante di ricerca di soluzioni che siano in grado di garantire ogni giorno benefici concreti ai nostri consumatori. Di certo, gli anni di pandemia hanno accresciuto l’importanza attribuita al concetto di igiene personale e pulizia, dentro e fuori casa, ed è proprio per rispondere a questa esigenza quotidiana che recentemente abbiamo presentato al mercato i nuovi Asciugamani Regina che, grazie al formato usa e getta, contribuiscono a ridurre la diffusione di germi e batteri, offrendo maggiore igiene rispetto ai comuni asciugamani in tessuto. Non devono essere lavati o stirati e la confezione ‘dispenser’ facilita il prelievo di un asciugamano per volta, evitando così sprechi e preservando l’igiene del singolo foglio. Un prodotto, quindi, ideale per la famiglia e per gli ospiti. Una certezza di igiene a portata di mano. Per ciò che riguarda Nicky una case history interessante è sicuramente quella della nostra nuova linea Nicky Natale (carta igienica, asciugatutto e tovaglioli) che, oltre a essere una novità per il mercato, contribuisce a soddisfare nuove esigenze dei consumatori e a far crescere il valore di queste categorie.

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