Si conclude la terza edizione di Supermarket 2025: gli highlights dell’evento

Il summit ha riunito leader della GDO ed esperti a confronto su trend, strategie, innovazioni e scenari futuri del Grocery Business 

 

Grande successo per la terza edizione di Supermarket 2025, che si è tenuta a Firenze il 20 e 21 marzo: l’evento internazionale, organizzato da Retail Institute Italy in collaborazione con EHI Retail Institute, ha riunito Executive e C-Level di alcune tra le più rilevanti realtà della distribuzione organizzata in Italia, Germania, Francia, UK, USA e un parterre di esperti e giornalisti di settore dei diversi Paesi coinvolti, in sessioni di analisi e dibattito sui trend, le strategie, gli scenari futuri del supermercato moderno.

Referenti di primarie realtà come CarrefourConadCoop ItaliaCrai, EDEKA Ueltzhöfer , Finiper , Gruppo VéGé Intermarché Magazzini Gabrielli Metro NX Food , NaturaSì ,R&S Mediobanca sono stati i protagonisti di due giorni di confronto e dibattito con esperti della GDO e best practice internazionali della portata.

Il dibattito e le presentazioni hanno spaziato dallo scenario economico ai nuovi formati, dalle tecnologie in-store all’omnichannel, dalle start-up agli innovation lab, dalla gestione dell’assortimento di deperibili e non alle innovazioni di prodotto, fino ai possibili impatti delle “guerre commerciali” sul consumatore finale.

Questi 10 punti emersi nell’incontro realizzato in collaborazione con Google, main partner dell’iniziativa, oltre che aziende del calibro di Accenture, Coin Service, Coinstar, EatHappy, Molino Nicoli, PostePay, Salesforce.com, SCS Consulting e Storck:

1. In uno scenario competitivo come quello attuale, il punto di partenza resta la qualità del prodotto, elemento imprescindibile.

2. Assortimento: emerge sempre più nettamente una distinzione rilevante tra fresco e resto del grocery. Nel primo settore è in atto una rivoluzione fondata sulle tecniche epigenetiche, che produrrà un’esplosione della varietà. Resta il problema di ampliare l’assortimento sia in termini di qualità che di rapidità di gestione. Va posta grande attenzione alla valorizzazione e alla provenienza del prodotto, alla gestione degli spazi e, non ultimo, alla rotazione dei freschissimi.

3. Il consumatore è al centro di tutto, oggi è lui che crea la marca intorno a sé (cit.). Bisogna intercettare i trend e anticipare i bisogni, creare nuovi punti di interesse all’interno di una customer journey rivoluzionata

4. Il punto vendita, così come i servizi ad esso correlati, devono garantire un eccellente livello di customer experience, andando nella direzione di offrire una maggiore fluidità tra negozio fisico e online. La qualità del servizio conta e sempre di più, in generale è importante garantire velocità d’acquisto e location accessibile.

5. L’innovazione tecnologica è importante, ma dev’essere funzionale e non invasiva, un mezzo per migliorare le attività che tenga però conto della necessaria flessibilità di adattamento al contesto, alle abitudini, al reddito. Ne è un esempio 7Fresh, realtà del colosso Jd.com che, all’interno dello store di Pechino integra perfettamente il commercio online e offline e, pur mettendo a disposizione diversi strumenti altamente tecnologici – dai “magic mirrors”, che si attivano al prelievo di un prodotto dagli scaffali, ai carrelli robotizzati che seguono gli shopper tra le corsie, al self-checkout grazie al riconoscimento facciale integrato nell’app, fino alla consegna a domicilio della spesa, entro 30 minuti dall’ordine -, lascia ai clienti la totale libertà di scelta nell’utilizzarli o meno.

6. In questo scenario, l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale sono degli ottimi alleati per la GDO, ma è necessario prima semplificare e ripensare in parte i modelli di business (cit.).

7. Collaborazione, intesa come necessità di fare sistema a diversi livelli: da un lato trovare la giusta via di collaborazione tra agricoltura, industria e distribuzione, dall’altro creare ecosistema con realtà innovative in grado di supportare la trasformazione digitale del settore (Start up e Innovation Lab).

8. Formazione del personale: fondamentale formare adeguatamente tutto il personale di vendita, che sempre più ha un ruolo consulenziale e dev’essere in grado di spiegare, raccontare, suggerire un prodotto.

9. Competition: cambiano le sfide, correlate non solo alle nuove frontiere della digitalizzazione ma anche a nuove abitudini di consumo legate ad un diverso stile di vita. Solo per fare un esempio, il tempo da dedicare alla cucina è sempre più ridotto, le richieste dei consumatori sono sempre più orientate verso la disponibilità di prodotti ready to eat al supermercato, ma anche sempre più verso il food delivery, che di fatto erode una fetta – seppur ancora marginale – di mercato.

10. Infine: dal punto di vista macroeconomico si profilano nuove perturbazioni scaturenti dall’economia internazionale che metteranno l’economia italiana di fronte ad una sfida più cruciale di quella del 2009.

 

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