Sostenibilità: Tetra Pak ottiene per l’ottavo anno consecutivo una “A” per la trasparenza sulle foreste
Tetra Pak ha ottenuto un riconoscimento per la sua leadership in materia di trasparenza aziendale e di performance nella categoria Forests, da parte dell’organizzazione ambientale globale no-profit CDP, assicurandosi un posto nella sua “A List” annuale.
Secondo i dati raccolti attraverso i questionari Forests 2023 di CDP, Tetra Pak rientra tra il 2% delle aziende che hanno ottenuto un punteggio “A” tra oltre 21.000 società valutate.1 L’azienda ha inoltre fornito informazioni per le categorie Climate Change e, per la prima volta, Water Security. L’attribuzione del rating “A” in entrambe le sezioni ha consolidato ancora una volta Tetra Pak nella classe “leadership” di CDP, in quanto unico player del settore degli imballaggi in cartone a riuscirci.
La Piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES) avverte che gli ecosistemi si stanno deteriorando ad un ritmo senza precedenti, soprattutto a causa delle attività umane.2 I sistemi alimentari globali sono la principale causa del deterioramento del nostro ambiente3, nonostante provengano dalle risorse fornite da esso.456 Non si tratta, però, solo di sicurezza alimentare: è stato stimato che più della metà del PIL mondiale, pari a 44.000 miliardi di dollari di valore economico generato, dipenda in misura moderata o elevata dall’ecosistema e dalle sue risorse7. Riconoscendo l’urgenza di attivarsi per arrestare e invertire questo impoverimento nell’ottica di preservare soprattutto le riserve idriche, Tetra Pak si impegna ad agire, sostenendo il raggiungimento degli obiettivi del Global Biodiversity Framework e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Gilles Tisserand, Vice President Climate & Biodiversity di Tetra Pak, ha dichiarato: “Ci basiamo sulla disponibilità degli elementi in natura per garantire la nostra sopravvivenza: dall’aria all’acqua pulita fino ai beni comuni come il cibo. Riteniamo che aziende come Tetra Pak debbano attivarsi con urgenza, sulla base delle attuali tecnologie disponibili, per ridurre l’impatto della propria catena del valore. Il nostro approccio alla natura è strettamente legato alle nostre ambizioni in materia di clima, circolarità, sostenibilità sociale e sistemi alimentari.
Per raggiungere questo obiettivo sono necessari alcuni aspetti che consentano all’intera azienda di agire, tra cui le risorse e i processi, ad esempio lo sviluppo delle competenze, il monitoraggio, la rendicontazione e la divulgazione. In linea con i nostri sforzi per essere all’avanguardia nella trasparenza aziendale, siamo estremamente soddisfatti di essere stati inclusi nella “CDP Forests A List” per l’ottavo anno consecutivo, nonché di essere l’unica azienda del settore degli imballaggi in cartone a rientrare nella classe “leadership” di quest’anno in tutte le aree di divulgazione del CDP”.
Sherry Madera, CEO di CDP, ha dichiarato: “Congratulazioni a tutte le aziende della Lista A di CDP e a quelle che hanno iniziato o accelerato il loro percorso verso la trasparenza ambientale nel 2023: l’anno scorso abbiamo registrato un aumento del 24% delle dichiarazioni e accogliamo con favore questa tendenza”. Solo grazie alla divulgazione le aziende possono dimostrare di prendere sul serio il ruolo vitale che svolgono nella salvaguardia del futuro.
“Ottenere un posto nella Lista A non significa solo ottenere un punteggio. È un’indicazione di dati completi e di alta qualità che fornisce alle aziende una visione olistica del loro impatto ambientale, serve come base per i piani di transizione e, un aspetto fondamentale, consente loro di portare avanti le ambizioni dichiarate. Poiché CDP migliora continuamente ciò che costituisce la leadership ambientale, il lavoro di ogni azienda deve essere premiato, ma non è mai concluso. L’ambizione delle imprese deve essere quella di intensificare le azioni a favore del clima e della salvaguardia dell’ambiente. Questo aspetto non è mai stato così fondamentale”.
Come vengono valutate le aziende?
CDP utilizza una metodologia dettagliata e indipendente per valutare queste aziende, assegnando un punteggio da A a D, in base alla completezza della divulgazione, alla consapevolezza e alla gestione dei rischi ambientali e alla dimostrazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi. Quelle che non hanno divulgato o hanno fornito informazioni insufficienti sono contrassegnate da una F.
Il punteggio di CDP per le foreste viene assegnato in base a quattro prodotti: legname, prodotti di origine animale, soia e olio di palma. Per entrare a far parte della Forests A List, le aziende devono ottenere un punteggio A su almeno uno di questi beni a rischio forestale.
L’elenco completo delle aziende inserite nella CDP A List di quest’anno è disponibile qui.
1La metodologia completa e i criteri della Lista A sono disponibili sul sito web di CDP all’indirizzo: https://www.cdp.net/en/companies/companies-scores
2 IPBES. (2019). Global Assessment Report of the Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity. p. 1109 In E. S. Brondízio, J. Settele, S. Díaz, & H. T. Ngo (Eds.), IPBES secretariat. Segretariato IPBES, Bonn, Germania. Fonte: https://doi.org/10.5281/zenodo.3831673 3 Benton, T.G., et al. (2021). Impatto del sistema alimentare sulla perdita di biodiversità: Tre leve per la trasformazione del sistema alimentare a favore della natura. Chatham House. Fonte: https://www.chathamhouse.org/sites/default/files/2021-02/2021-02-03-food-system-biodiversity-loss-benton-et-al_0.pdf
4 FAO. 2019. The State of the World’s Biodiversity for Food and Agriculture, J. Bélanger & D. Pilling (eds.). Valutazioni della Commissione FAO sulle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. Roma. 572 pp.
5 IPBES. (2019). Rapporto di valutazione globale della Piattaforma intergovernativa scienza-politica sulla biodiversità. In E. S. Brondízio, J. Settele, S. Díaz, & H. T. Ngo (Eds.), Segretariato IPBES. Segretariato IPBES, Bonn, Germania.
6 Johnson, J.A. e altri (2021). Il caso economico della natura: A Global Earth-Economy Model to Assess Development Policy Pathways. Banca Mondiale, Washington, DC.
7 WEF, 2020
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