Starbucks arriva in Italia

Se prima si vociferava di un’apertura a Porta di Roma, ora sembra invece ci sia una conferma per Milano. Gli accordi dovrebbero essere firmati entro Natale, e a sedersi al tavolo della trattativa sarebbe la famiglia Percassi. Del resto, sono circa vent’ anni che Howard Schultz, fondatore e guida di Starbucks cerca di capire quale sia il modo giusto per vendere in Italia, patria del caffè, la miscela in versione yankee. Adesso però si starebbe arrivando alla soluzione.

Se l’accordo dovesse andare a buon fine, Percassi potrebbe svolgere il ruolo di ‘franchising partner’ per l’Italia. La trattativa sembra essere in fase avanzata, ma gli americani stanno conducendo i colloqui con grande riservatezza. Per sbarcare in Italia, si pensa a una formula originale per catturare i clienti italiani, che potrebbe trovare il suo punto di forza nel hi-tech e nell’offerta digitale. Negli Stati Uniti d’America è considerato come luogo di ritrovo per i giovani, soprattutto se studenti o abitanti nelle grosse metropoli.

Il primo locale a marchio Starbucks dovrebbe aprire nel centro di Milano, nella zona dove è più alta la concentrazione di manager e uomini di affari. Il digitale è, d’altronde, un vero punto di forza per la catena americana, che recentemente si è affidata a Google per fornire la connessione wi-fi e altri servizi gratuiti ai suoi clienti.

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