Uniqlo sfida Zara, H&M e insidia Nike

Per confrontarsi con i player europei, si sta attrezzando anche il leader asiatico Fast Retailing. All’interno del gruppo ci sono già diversi brand, su posizionamenti diversi e anche di fascia medio alta. Ma l’ariete è il marchio Uniqlo, con il quale i nipponici hanno più volte sfidato apertamente i competitor, proponendosi di diventare i numeri uno del low cost globale.

Uniqlo ha accettato la sfida sul fronte delle capsule di lusso. La partnership con i fashion luxury brand, inaugurata anni fa da H&M, è oggi una strategia in espansione da parte del fast fashion, per attrarre i clienti più attenti alle tendenze moda. Il fenomeno è stato ampiamente replicato da altri marchi, tra i quali Target (in uscita con la collezione Victoria Beckham x Target). Uniqlo, appunto, ha appena annunciato la collaborazione con il designer J.W. Anderson.

Il terzo retailer d’abbigliamento mondiale si aspetta di riuscire ad aumentare le proprie entrate del 70% arrivando a $26 miliardi entro il 2021 (con il dubbio che però questo non basti a battere Inditex che nel 2016 ha registrato vendite per $25 miliardi).

Come? Aumentando la propria presenza in Asia, che dovrebbe contribuire nei prossimi 4 anni per i due terzi del fatturato, ma soprattutto diventando altrettanto veloci nel distribuire i propri capi di day-to-day style.

E lì dove Zara punta su dati e schiere di designer/fashion influencer, Uniqlo vede nella tecnologia la sua arma segreta.

Il complesso costruito a Tokyo è infatti il centro sperimentale da cui partire per mettere alla prova sistemi di tracking dei prodotti e soluzioni di intelligenza artificiale in grado di predire pattern di vendita.

Un prototipo zero che entro tre anni potrà essere replicato in altri mercati, avvicinando produzione e distribuzione, adattandola in real-time ai consumatori e, in definitiva, replicando per le maglie minimal in lino il modello con cui Zara era salita in cima all’Olimpo del fast-fashion.

Il successo negli Usa è fondamentale per affermarsi come leader
mondiale dell’abbigliamento, ma ormai Uniqlo segue da vicino le culture locali
anche in Europa. Dopo aver consolidato la leadership in Asia,
puntano sull’espansione proprio in Europa e per riuscirci partiranno dalle città-chiave: luoghi in cui ispirazione e cultura interagiscono e
dove il panorama della moda e quello intellettuale hanno raggiunto
livelli altissimi

tratto da marketrevolution

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