Zara lancia la sua piattaforma di riparazioni e resale

Come parte della sua strategia sostenibile, Zara lancerà il 3 novembre un progetto pilota dedicato alla riparazione e alla vendita resale dei suoi capi, col fine di aiutare i propri clienti a recuperare i loro vestiti usati ed entrare a far parte di un’economia circolare, con meno sprechi.

I capi che necessitano di riparazioni potranno essere spediti online o consegnati direttamente in tutti gli store Zara del Regno Unito e, pagando una commissione per il servizio, verranno riparati e resi entro i dieci giorni lavorativi.

Al contempo, il progetto vede anche il lancio di una piattaforma di resale, grazie alla quale il cliente avrà l’opportunità di rivendere i capi già in suo possesso. Il venditore potrà scansionare il cartellino o il codice a barre interno all’indumento e Zara fornirà automaticamente le proprie foto e le informazioni sulla composizione del capo. La piattaforma filtrerà inoltre tutte le comunicazioni e il venditore potrà in seguito aggiungere foto o dettagli, nel caso fosse richiesto. Il servizio sarà gratuito per i rivenditori, mentre gli acquirenti pagheranno una commissione di una sterlina, più un costo del 5 per cento.

L’azienda estenderà anche la sua collezione di abbigliamento e, con l’aiuto della Croce Rossa inglese, amplierà il suo programma di donazione dei capi tramite delle ceste di deposito posizionate all’interno degli store (l’abbigliamento donato può provenire da qualsiasi brand).

“Stiamo chiedendo loro [ai clienti] di trovare canali affidabili per i capi che non possono utilizzare, ma nulla andrà in discarica,” ha dichiarato a WWD Paula Ampuero, head of sustainability di Zara. “Vedremo come si evolve e come funziona. È una prova. Questo è qualcosa di molto, molto nuovo per l’azienda, quindi vogliamo vedere come funziona nel Regno Unito e ci aiuterà ad avere una panoramica sul mercato reale.”

Fonte: pambianconews.com 

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?