​Pam apre a nuovi franchisee. Nel 2025 margine a 85 milioni

Pam Panorama continuerà a crescere sia con la rete di prossimità che con quella in affiliazione e in master franchising e, in autunno, arriveranno nuovi partner. Lo sviluppo a Nord ovest richiederà investimenti fino a 70 milioni per il polo logistico ad Alessandria per il quale, a giugno, il Tar del Piemonte ha respinto il ricorso contro la sua costruzione. Intanto in questi giorni sulla rete sono partite altre ristrutturazioni in 3 pdv, a Milano Buenos Aires, Trieste e Formello-Roma.

Il retailer veneziano opera con il marchio Pam in supermercati e superstore, con Panorama negli ipermercati e con le insegne Pam city, Pam local e Metà nei negozi di vicinato, gestiti anche in affiliazione commerciale. Nel complesso controlla una catena di 220 pdv in gestione diretta e 230 in affiliazione commerciale che vanno dal Nord fino in Campania.
Nel 2022 la catena guidata dal dg Andrea Zoratti ha tagliato di un secco 82% le perdite dell’esercizio precedente: sono scese da 16,8 milioni a circa 3. I ricavi sono stati 1,76 miliardi (+6,5%), l’Ebitda è salito da 3,1 milioni a 22,4 mentre la perdita operativa è scivolata da 23,5 milioni a 1,7. La società ha parzialmente sospeso (per il secondo anno consecutivo) gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per 25,5 milioni con un effetto positivo sul risultato d’esercizio di 16 milioni e 33,7 milioni sul patrimonio netto. Quest’anno dall’azienda usciranno volontariamente 90 addetti per un costo di circa 3 milioni mentre 40 pdv saranno interessati da interventi per contenere il consumo energetico: l’anno scorso le bollette delle utenze sono rimbalzate di 26 milioni rispetto al 2021 e di 35 rispetto al 2020.

Il cantiere

Zoratti e il suo team hanno impresso alla nuova Pam Panorama una velocità vorticosa e la carne al fuoco è ancora tanta. “Il 2022 è stato solo un primo passo: abbiamo rimesso in ordine i conti dell’azienda – precisa a Distribuzione Moderna il top manager -. I maggiori cambiamenti li avremo però alla fine del triennio 2023/25 quando contiamo di raggiungere l’obiettivo di 87 milioni di Ebitda. Come? Razionalizzazione, sviluppo e crescita dell’affiliazione commerciale su cui ci accingiamo, in autunno, a comunicare l’ingresso di nuovi partner che rafforzeranno insegna e logistica”.
In agenda c’è anche un’impegnativa semplificazione dei processi aziendali che “volendo fare un esempio banale – aggiunge Zoratti – nel 2023 introdurremo l’etichetta elettronica oltre che rinnovare bilance e casse. Nel 2024 invece completeremo la sostituzione di tutti gli impianti illuminotecnici”.
Infine, se con la pandemia i negozi di vicinato hanno subìto un rallentamento, ora Zoratti ha previsto un nuovo robusto impulso con una serie di nuove aperture. Per esempio, a Verona centro sguarnita di convenience store, è in agenda l’inaugurazione di 6/7 Pam Local, di cui 2 già a fine agosto.

Il peso del franchising

Quanto al consuntivo del 2022, in cantiere c’era il ridimensionamento di 7 iper con la cessione a terzi del non food: sono stati ristrutturati i pdv di Asti, Pino Torinese e Spinea. Nel canale franchising, sono stati inoltre avviati 7 pdv mentre è proseguito lo sviluppo in Campania, attraverso la società partecipata RetailPro, con l’apertura di 11 pdv e con la costruzione della piattaforma distributiva dei prodotti freschi e freschissimi di Aversa. Un’altra, per lo scatolame, è stata avviata non lontana.
Pam Panorama, oltre a RetailPro, ha partnership rilevanti con Borello in Piemonte e Arimondo in Liguria. Il franchising vale un terzo dei volumi.

Fonte: distribuzionemoderna.info

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?