Anteprima Grocery Forum Europe | Gianmaria Marzoli – IRI: “I nuovi equilibri di mercato: opportunità e minacce in un mutato quadro competitivo”

Gianmaria Marzoli, Retail Solutions Vice President di IRI, anticipa alcuni punti del suo intervento del 7 aprile a Grocery Forum Europe 2022.

Il comparto del Largo Consumo continua a confrontarsi con un contesto pandemico ancora in fase di risoluzione definitiva: il cambiamento delle strategie anti-contagio ha da un lato favorito una maggiore mobilità della popolazione, che torna a viaggiare per ricreazione e a visitare i negozi dei beni di prima necessità e dall’altro lo smart working sta ormai acquistando una sua dimensione strutturale che continuerà ad alimentare la domanda nel retail per il soddisfacimento dei bisogni primari.

Le vendite del LCC nei pdv della Distribuzione Moderna sono ulteriormente cresciute anche nel 2021, favorite dal protrarsi dell’emergenza sanitaria.

E’ in atto una forte trasformazione della Distribuzione Moderna del Largo Consumo, trasformazione che è continuata anche nel 2021. Si registra un ventaglio di dinamiche molto ampio fra i diversi formati distributivi.

• La crescita è dovuta in gran parte all’espansione dei Discount che hanno intercettato (e trattenuto) quote crescenti di domanda di convenienza, che assorbono i cali della domanda nelle Grandissime Superfici (Ipermercati)
• La Prossimità classica non accresce la sua importanza, dopo il «fuoco di paglia» durante la fase concitata del Lockdown nel 2020.
• I Supermercati di media/grande superficie sono altri formati che trainano i ricavi LCC.

Traspare come la specializzazione (merceologica, di prezzo o di servizio) sia un’altra caratteristica che modella la geografia dei canali della Distribuzione Moderna.

L’Ecommerce, il grande fenomeno di questi anni, sta stagnando negli ultimi mesi. Se da un lato il fatto non sorprende perché sconta il confronto con controcifre eccezionali, dall’altro c’è da riflettere sulla relativa inerzia evidenziata dagli outsider della GDO, che non sembrano adottare strategie adeguate per sfruttare lo sviluppo del canale. Infatti, sorprende che, nonostante la strabiliante crescita della domanda negli ultimi anni, non si è ridotta la concentrazione del canale, ancora in mano a pochi operatori. Il ritorno dei consumatori nei punti di vendita è un altro fattore di freno.

Guardando ai reparti del settore, si nota come gli Alimentari Freschi confezionati continuino a guadagnare spazio a discapito dell’Alimentare conservato e dei comparti del Casa e Persona che perdono quota dopo gli exploit del 2020 (extra domanda di prodotti per l’igienizzazione e la sanificazione). Il consumatore apprezza sempre di più il servizio offerto dalla filiera.

In termini di offerta di prodotto, la profondità assortimentale del mercato torna a crescere dopo l’arretramento del 2020. La battuta d’arresto delle ultime settimane potrebbe essere un fatto in parte ascrivibile alle carenze di materie prime lamentate in molte categorie del largo consumo e che potrebbe dare luogo a situazioni di discontinuità nelle forniture alla distribuzione. Fra tendenze strutturali e fattori esterni la lotta ad occupare gli scaffali non sembra aver raggiunto ancora un punto di equilibrio, come sembrava fino a solo qualche mese fa. Oggi siamo di fronte ad una nuova fase con la necessità di mantenimento degli standard assortimentali che potrebbe caratterizzare almeno la prima parte dell’anno in corso.

Infine, il tema oggi più spinoso: ovvero la ripresa dell’inflazione. Su questo fronte le incognite sono duplici. La prima è capire quando e quanto le forti pressioni sui prezzi si scaricheranno all’interno dei negozi. Le prime settimane del 2022 hanno evidenziato una significativa risalita dei prezzi che i consumatori cercano di contrastare con strategie di saving. Il dilemma per il prossimo futuro è capire quanto della prevista ulteriore risalita dei prezzi verrà frenato da nuove migrazioni di canale d’acquisto e, molto probabilmente, da una ripresa più robusta della azione promozionale. La seconda, forse ancora più importante, è valutare quanto l’erosione del potere d’acquisto, causata dall’inflazione generale al consumo, possa andare ad influenzare anche i volumi del Largo Consumo ed innescare un possibile downgrading del carrello della spesa anche nei formati distributivi che oggi stanno vivendo una crescita degli acquisti nelle fasce di prezzo alte e medio alte.

Per conoscere tutti i dettagli dell’iniziative, visita il sito dedicato www.groceryforum.eu

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