Aumentano i pagamenti digitali: carte e mobile fra i metodi più utilizzati

Nel mondo dei pagamenti si fanno sempre più spazio le alternative al contante: le carte sono sempre più accettate da piccole medie imprese ed esercenti, e gli strumenti digitali e innovativi, tra cui lo smartphone e i dispositivi indossabili, entrano nella routine dei consumatori.

I pagamenti con carta sono sempre più accettati. Secondo uno studio di Visa (condotto in 14 paesi europei, tra cui l’Italia a fine del 2022), l’accettazione dei pagamenti con carta tra le piccole medie imprese e i piccoli esercenti nella Penisola continua a crescere, segnando un +7% rispetto all’anno precedente (67% nel 2021 e 74% nel 2022), soprattutto nell’ambito retail, cibo e bevande, salute e benessere.

Dalla ricerca emerge che le piccole imprese italiane sono state pesantemente colpite dall’incertezza economica, dall’inflazione e dalle difficoltà di approvvigionamento che hanno generato una crescita dei costi per il 58% di esse. Inoltre, il 32% ha dovuto aumentare i prezzi, il 21% ha registrato una riduzione del carrello della spesa e il 10% ha dovuto ridimensionare la propria attività, mentre solo una percentuale minore ha saputo resistere e ha scoperto nuove opportunità (6%). A determinare la maggiore propensione ad accettare pagamenti con carta, ci sono il rapporto con i clienti internazionali, la presenza online e la disponibilità a investire in strumenti che aumentino l’efficienza e permettano di risparmiare tempo. Rimane la consapevolezza che la tecnologia possa essere un alleato in tempi di crisi: per questo motivo, più della metà degli intervistati (57%) si aspetta un supporto nella digitalizzazione da parte dei fornitori di servizi di pagamento.

Il 66% delle imprese che accetta i pagamenti con carta li considera più semplici rispetto ad altri metodi di pagamento, il 67% è del parere che riducano il rischio di non essere pagati, mentre per il 29% ha comportato un aumento del fatturato compreso tra il 6 e il 15%.

La ricerca segnala, d’altro canto, la necessità di aumentare la digitalizzazione delle piccole medie imprese: più di una su 4 non accetta ancora pagamenti con carta (26%).

In tutto ciò cresce la necessità di disporre di soluzioni tecnologiche a supporto del business: il 57% delle piccole medie imprese utilizza piattaforme software e quasi la metà chiede soluzioni innovative. Il 49% ha bisogno di una piattaforma software che includa tutte le funzionalità in modo integrato, il 47% richiede che sia personalizzata in base alle specifiche esigenze aziendali.

Innovazione e digitalizzazione nelle imprese.

Considerando più in generale l’innovazione nell’ambito dei pagamenti, da uno studio realizzato da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche, emerge che il 43,4% di chi fa business in Italia tra piccole medie imprese ed esercenti è molto vicino a questi temi, con il 39,1% che mostra fierezza e orgoglio per ciò che la propria realtà fa in materia di digitalizzazione e innovazione. Tuttavia, al momento di valutare concretamente l’attuale livello di digitalizzazione della propria attività, il 24,5% degli intervistati si considera ancora indietro.

Dall’esame sulle prospettive degli strumenti di pagamento, risulta che oggi le transazioni in contanti rappresentano ancora le principali modalità di pagamento (costituendo 3,54 pagamenti su 10), seguite però subito dalle carte di pagamento (3,02). Tuttavia, con riferimento alle dimensioni delle imprese, si osserva che al crescere del numero di dipendenti, aumenta anche l’utilizzo delle carte rispetto al denaro contante.

I pagamenti con le carte sono una realtà consolidata e in rapida espansione in un futuro immediato: nell’ipotesi di dover scegliere un solo strumento di pagamento in assoluto, la preferenza ricade infatti sulle carte, che per la prima volta superano i contanti attestandosi al primo posto (27,9%). Il denaro contante fa registrare il 23,3%, seguito dal 20,7% totalizzato dal pagamento via smartphone o da dispositivi indossabili.

Se si analizza la propensione di utilizzo a medio termine, i pagamenti via smartphone o wearable device sono in cima alle preferenze delle piccole medie imprese come strumento di pagamento (considerando i prossimi 3 anni per il 48,4%) e a lungo termine (a 10 anni per il 44,2%). Seguono le carte di pagamento nella preferenza a 3 anni (45,7%) e a 10 anni (37,7%) e, infine, il pagamento tramite piattaforme web o via app collegabili direttamente al conto corrente, rispettivamente con il 33,6% e il 36,1%.

Secondo quanto emerge dallo studio, oltre la metà del campione (59%) si dice interessata a saperne di più sulle diverse soluzioni digitali disponibili sul mercato, con una buona parte che ne ha già fatto uso, concentrandosi su siti web ed e-commerce evoluti (68,5%), soluzioni di sicurezza informatica (68%), soluzioni digitali (64,4%), analisi dei dati (58%) e intelligenza artificiale generativa (51,7%).

L’e-commerce, inoltre, è sempre più diffuso tra gli intervistati, che negli anni hanno saputo riconoscere i vantaggi legati alla vendita online. La metà del campione (50,4%) lo utilizza per la vendita dei propri prodotti e servizi, preferendo siti proprietari (35,1%) rispetto a marketplace di terzi (15,3%), e lo ritiene una leva strategica per la propria attività (65,7%).

Un ulteriore elemento positivo che emerge dalla ricerca è che il 32,1% del campione, pur non ricorrendo oggi all’e-commerce, non esclude di poterlo fare in futuro.

Consumatori più digitali quando pagano. Del resto, i consumatori sono sempre più propensi a usare strumenti di pagamento digitale. Secondo i dati più recenti dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2022 il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia è aumentato arrivando a quasi 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi),

La crescita generale si riflette su tutte le componenti, sia quelle più tradizionali come le carte, dove i pagamenti contactless raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021), sia nei nuovi metodi di pagamento che registrano un valore di 20,3 miliardi (+107%). Tra questi il mobile e i dispositivi indossabili rappresentano le due componenti fondamentali della crescita: nel corso del 2022 gli italiani hanno usato sempre di più lo smartphone o i dispositivi indossabili per effettuare pagamenti in negozio, per un totale di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021).

Fonte: italiaoggi.it

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