Lidl: sostenibilità, asse portante di crescita

Lavorare per il pianeta, le persone e i consumatori: su questi elementi, il discounter tedesco, in Italia da oltre 30 anni, ha costruito tutte le sue strategie a livello di infrastrutture logistiche, negozi e assortimento. In vista la riduzione delle emissioni e l’apertura, nel 2024, di uno store di nuova generazione

“Per noi la sostenibilità si definisce in tre parole chiave, che indicano bene la nostra filosofia e i nostri valori: -ha spiegato Alessia Bonifazi, direttore sostenibilità e comunicazione di Lidl Italia, in occasione della presentazione del terzo bilancio di sostenibilità del retailer-: si tratta di consapevolezza, concretezza e convinzione. Tre C, che sottolineano il ruolo che da tempo come insegna e come gruppo abbiamo deciso di giocare adottando comportamenti concreti, non più procastinabili, che preservino l’ambiente, le persone e facciano bene ai nostri clienti, a livello di acquisti, ma anche di salute e di stile alimentare”.

“Per noi -continua Alessia Bonifazi-, la sostenibilità è presa di responsabilità rispetto ai cambiamenti climatici, al rispetto biodiversità e alla scarsità materie prime, ma anche verso i clienti e le persone che fanno parte della nostra azienda e i nostri stakeholder. Per questo, il bilancio di sostenibilità “rappresenta la massima espressione della nostra trasparenza non solo per raccontare il bilancio 2021-22, ma anche per tracciare percorsi futuri”.

Obiettivi Esg al 2030
Tra gli obiettivi i risparmi di energia (oltre 13 milioni di kwh) grazie a interventi di efficientamento energetico, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la decarbonizzazione della flotta logistica, con un terzo dei mezzi già alimentati con carburanti alternativi al diesel per arrivare, entro il 2030, alla riduzione delle emissioni di Scope 1 e Scope (gli obiettivi posti dalle Nazioni Unite) CO2 del 48% (rispetto al 2019), in modo da limitare il riscaldamento globale. Sostenibilità significa anche limitare l’uso di plastica nei pack, per arrivare, entro il 2025, a rendere le confezioni delle mdd (che rappresentano l’80% dell’assortimento di Lidl) ancora più green grazie all’utilizzo di materiali rigenerati.

ESG significa investire
Tutti impegni che richiedono investimenti importanti come ha dichiarato il presidente Massimiliano Silvestri: “Anche in questi ultimi 18 mesi di turbolenza, continuiamo a mantenere le promesse che abbiamo fatto un anno fa: a fronte di un fatturato di 6,8 miliardi di euro, con una crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente, abbiamo investito nella nostra rete e nella logistica; in questo senso stanno procedendo i lavori per l’apertura del centro logistico in Sardegna che aprirà la prossima estate. Abbiamo creato 2.000 nuovi posti di lavoro, per essere sempre più efficaci ed efficienti, abbiamo offerto 1.250 borse di studio e tablet per figli dei nostri dipendenti, abbiamo ribassati i prezzi di 300 prodotti in linea con l’operazione anti inflazione voluta dal Governo e abbiamo investito oltre 2 milioni di euro per garantire ulteriori sconti con Carta dedicata a te”.

Responsabili per il pianeta e le persone
Tutte attività che rientrano nei tre pilastri che, per Lidl, sostengono la sostenibilità: infrastrutture, negozi e assortimenti. “Sentiamo la responsabilità di fa bene al pianeta, alle persone e ai nostri clienti -ha proseguito Silvestri- perché vogliamo restituire alla società quello che ci ha trasmesso ed essere parte attiva della comunità in cui operiamo. Per questo costruiamo partnership con alcune associazioni del terzo settore (come Banco Alimentare, Cardinal Ferrari, San Egidio, associazione Dire contro la violenza verso le donne, per citarne alcune, ecc) perché vogliamo agire in modo equo, promuovere la salute ed essere aperti al dialogo”. In quest’ottica, a tutti i 20.000 dipendenti saranno erogati a breve 200 euro in buoni spesa a ognuno (pari a un investimento di 4 milioni di euro) come gesto concreto in attesa che sia rinnovato il contratto collettivo nazionale”.

Un negozio di nuova generazione
In questo quadro rientra anche l’utilizzo per l’apertura di nuovi negozi (secondo una logica di riqualificazione urbana) di materiali rigenerati, che possano vivere un’ulteriore vita. “Stiamo affrontando un cambio di paradigma nella costruzione dei punti di vendita -ha dichiarato Emilio Arduino, Ad servizi centrali e sviluppo immobiliare di Lidl Italia- passando da un approccio lineare che tiene conto dell’autonomia energetica, della riduzione dell’impatto del riscaldamento, a uno circolare, nel quali i materiali utilizzati per realizzare il punto di vendita possano essere utilizzati anche in una seconda, tenendo conto che per i nostri negozi già utilizziamo il 60% di materiali recuperati. Entro l’estate pensiamo di aprire nell’Italia settentrionale un negozio con queste caratteristiche di materiale, che diventerà un punto di riferimento, a livello mondiale, per tutto il nostro gruppo”.

Fonte: gdoweek.it

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