Inditex, l’e-commerce spinge la frenata retail

Inditex si prepara a snellire il network retail, in vista del riposizionamento online, cercando un acquirente per 16 punti vendita tra Spagna Portogallo. Nei primi nove mesi d’esercizio il colosso fondato da Amancio Ortega, controllante delle insegne Zara, Bershka, Massimo Dutti, Pull&Bear, Stradivarius, Oysho e Zara Home, ha registrato vendite per 17,9 miliardi di euro, in crescita del 10%, e utili in progressione da 2,2 a 2,3 miliardi. Nel solo terzo trimestre, i ricavi hanno toccato quota 6,292 miliardi di euro.

A emergere, parallelamente ai risultati positivi, è la raggiunta saturazione nel livello di esposizione brick and mortar del gruppo del fast fashion che, secondo quanto riferito da Bloomberg, sarebbe alla ricerca di un acquirente per 16 vetrine Zara sul mercato iberico (14 store in Spagna, 2 in Portogallo). A motivare la strategia, sarebbe il crescente potenziale delle vendite online in Spagna. 

Il gruppo sta ampliando, del resto, la sua presenza sul web a livello globale: nei primi nove mesi 2017, la presenza online di Zara è salita a 45 destinazioni con il lancio di zara.com in India, mentre lo youngwear di Bershka ha raggiunto per la prima volta (online) gli Stati Uniti.

Sul fronte del retail fisico, al 31 ottobre scorso, gli store del gruppo Inditex nel mondo erano 7.504, in aumento rispetto ai 7.240 dello stesso periodo del 2016. All’incremento del numero dei punti vendita attivi corrisponde tuttavia un rallentamento nel tasso di aperture, che nei nove mesi sono state 212, contro le 227 del corrispondente periodo di un anno fa.

Per Inditex il calo di tagli del nastro è una realtà certificata da circa tre anni. Se nel 2013, infatti, erano previste 450-500 aperture lorde e 80-100 chiusure, il 2014 riferisce di 343 opening netti. Stesso discorso per il 2015, in cui ai 420-480 opening lordi e le 80-100 chiusure stimate l’anno prima sono corrisposti 330 tagli del nastro netti. E per il 2016: le aperture nette sono state 279, da una previsione di 400-460 opening e 100-120 chiusure dall’anno precedente.

Tratto da Pambianconews

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