L’Oréal dà voce all’e-commerce

Dopo Stati Uniti, Cina e Francia, è il Regno Unito a pesare nello scacchiere mondiale di L’Oréal: non solo per la bellezza, un settore che storicamente tiene anche in momenti di instabilità, come è intesa la Brexit o come dimostra la Grande depressione (le vendite di rossetti rossi esplosero negli Usa), ma anche per il potenziale tecnologico del paese, considerato mercato chiave per la crescita dell’Europa occidentale. 

I piani per L’Europa hanno due focus: trattare offline e online come un unico canale (il termine usato è 0+0) a beneficio del secondo, e dare la priorità agli acquisti «parlati» tramite cioè assistente vocale. 

C’è poi il fattore Amazon: il 38% di tutte le ricerche sulla bellezza partono dalla piattaforma di Jeff Bezos e questo più che un pericolo è interpretato come una fonte alternativa per identificare il trend dei consumi, e puntando su Amazon parte del budget per il mercato inglese.

A oggi, circa il 20% dello shopping per i marchi L’Oréal Oltremanica avviene attraverso canali e-commerce, ma l’obiettivo è che rappresenti una percentuale molto più alta. Si punta per questo sui big data e gli investimenti in tecnologia

Tratto da Italia Oggi

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