Thun, il marchio di casa punta sulla sostenibilità

Da azienda di oggetti di ceramica amati e collezionati in tutto il mondo, Thun è diventato un marchio che definisce uno stile di vita etico e sostenibile. E, oggi, spazia dagli storici prodotti decorativi a quelli funzionali per la casa e la tavola. Dalle idee regalo fino agli accessori high tech come ad esempio i powerbank. Basti pensare che i tradizionali angioletti oggi costituiscono solo il 17% del fatturato dell’azienda che vede tra i top seller nuove icone come il Teddy e il Panda. «A dicembre abbiamo lanciato in partnership con Ovs una collezione per neonati — racconta Francesco Spanedda, brand director dell’azienda bolzanina — che è andata esaurita nel giro di una settimana». E in questi giorni, sempre in Thun e nelle sedi Ovs, «è in vetrina una collezione tessile in cotone organico che va alla grande». Fedele al principio di innovare nella tradizione, da quando è entrato in azienda nel 1978, l’attuale presidente Peter Thun l’ha guidata verso un traguardo internazionale: «L’ho traghettata nel nuovo millennio e nei nuovi mercati globalizzati, tenendo ben saldo il legame con le tradizioni, il territorio e i valori su cui i miei genitori (i conti Lene e Otmar, n.d.r.) hanno fondato la loro avventura nel 1950». Una filosofia che si traduce in una «corporate social responsibility che coinvolge tutta la vita dell’azienda — sottolinea Spanedda — Da un lato puntando molto sulla life quality dei dipendenti, prevalentemente donne (88%), dall’altro lavorando intensamente per minimizzare l’impatto della crescente produzione sull’ambiente».

 A proposito di produzione, Spanedda spiega che i materiali usati sono naturali e atossici, «e tengo a ricordare, per quanto riguarda i servizi in porcellana, che la cottura del decoro viene fatta sotto smalto, per evitare che vengano rilasciati metalli pesanti che nuocciono alla salute».La realizzazione di prodotti sempre nuovi, diversi e originali, ha influito positivamente sui conti dell’azienda, oggi diventata vero e proprio retailer con una quota di distribuzione controllata che supera il 56%, e che ha chiuso l’esercizio 2017 con un giro d’affari in crescita del 12,5% rispetto al 2016. Ma, come suggerisce Spanedda «l’espansione delle produzioni ha avuto il merito di rafforzare la nostra brand identity». In pratica Thun «è sempre più vissuto come brand dal design contemporaneo con proposte che spaziano dal decorativo al funzionale, capace di interpretare ogni giorno le esigenze di un consumatore moderno. Un brand non più limitato alle sole ricorrenze ». Grazie alla fantasia del team creativo e all’abilità delle maestranze che seguono la produzione, capaci di guidare la realizzazione di oggetti che per la cura del dettaglio e il loro intrinseco contenuto valoriale, sono molto più di un regalo. Ultima in ordine di tempo, la linea di bomboniere disegnate per tutte le coppie.

 Del resto, «da sempre Thun crea oggetti per dare gioia e spazio ai valori della famiglia e dell’amore. È stato naturale realizzare bomboniere anche per festeggiare le unioni di tutte le coppie che si amano, tradizionali, lei&lei, lui&lui o semplicemente alternative ». Oggi il mondo Thun vive nei circa 1.000 punti vendita sparsi tra Italia e estero, oltre che on line. E ha trovato una nuova vetrina nei Thun Caffè, «una formula originale per avvicinare e far conoscere al pubblico la nostra realtà». 

Tratto da larepubblica

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