Prada, fatturato 2019 in crescita del 3%

“L’ottimo trend di crescita registrato nel secondo semestre 2019 e a gennaio 2020 si è interrotto a causa della diffusione del Coronavirus. Tutte le attività operative sono oggi condizionate dall’emergenza sanitaria che minaccia la salute delle persone e che rappresenta la nostra priorità. Gli sforzi dell’azienda sono concentrati a superare questo momento di crisi. Al contempo, il gruppo Prada si sta preparando per cogliere la ripresa e continuare il proprio percorso di sviluppo”.

È con queste parole che la fashion house guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada introduce i dati relativi ai dodici mesi chiusi il 31 dicembre scorso, periodo archiviato con ricavi netti per 3,226 miliardi di euro, in crescita del 3% a cambi correnti e flat a cambi costanti. L’utile netto del gruppo, cui fanno capo i marchi Prada, Miu Miu, Church’s e Car Shoe, ha toccato quota 256 milioni di euro (percentuale sui ricavi del 7,9%), beneficiando del Patent Box. Nel 2018, il risultato netto era pari a 205 milioni, con una percentuale sui ricavi del 6,5 per cento.

Tra i canali di vendita, segnala la nota di Prada, il retail segna una progressione del 4% a cambi correnti, mentre il wholesale, come da guidance, ha perso tre punti pecentuali. Le vendite full price hanno evidenziato “una crescita a doppia cifra nel secondo semestre”, compensando la “forte riduzione” delle vendite in saldo.

A livello generale, tra i suoi highlights, il gruppo segnala “risultati in miglioramento, particolarmente evidenti nel secondo semestre (+10%, che diventa un +15% nel solo Q4), conseguiti grazie alla strategia di trasformazione in atto e agli investimenti sui brand”. Sia Prada che Miu Miu – continua il comunicato stampa – hanno realizzato aumenti a due cifre delle vendite a prezzo pieno nel secondo semestre, “con nuove collezioni molto ben accolte in tutti i mercati e categorie, supportate da iniziative online e in negozio”.

Quanto alle aree geografiche in cui Prada è presente, l’Europa è cresciuta del 6%, mentre America e Giappone hanno segnato, rispettivamente, un +11% e un +9 per cento. L’Asia Pacific evidenzia un calo del 2 per cento. Al netto della performance di Hong Kong, l’Apac risulterebbe in crescita di 5 punti percentuali. Il Middle East, infine, risulta in flessione (-1 per cento).

Inquadrando il 2019 come anno di progressi significativi, Bertelli ha concluso con uno sguardo sul 2020: “Sebbene sia difficile prevedere l’evoluzione dell’epidemia – ha dichiarato il numero uno del gruppo Prada -, ci aspettiamo un impatto negativo su i risultati di quest’anno e stiamo implementando un piano di emergenza completo per mitigarlo, basandoci sulla nostra catena di fornitura flessibile e su un’organizzazione snella”.

Il prossimo 2 aprile, nel frattempo, Raf Simons farà il suo ingresso nel gruppo come co-direttore creativo del marchio ammiraglio, insieme a Miuccia Prada. “Sono molto felice di questa nuova fase – ha commentato la designer. La prima collezione ‘a quattro mani’ sarà in passerella a settembre.

Fonte: pambianconews.com

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