Anteprima Grocery Forum Europe | Stefano Scandelli, Senior Vice President Sales EMEA & APAC, RELEX Solutions: “Filiera alimentare e sostenibilità: cosa sta cambiando?”

Stefano Scandelli, Senior Vice President Sales EMEA & APAC di RELEX Solutions, tra le aziende partner di questa edizione di Grocery Forum Europe, ci anticipa il focus del suo intervento.

Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e aumenta la pressione verso l’adozione di processi maggiormente sostenibili. Da un lato, sono numerosi gli studi che dimostrano l’esistenza di una domanda di sostenibilità da parte dei consumatori, che le aziende non possono più ignorare. Dall’altro lato, la richiesta di adottare processi maggiormente sostenibili arriva dall’alto, con risoluzioni e regolamenti in vigore a livello nazionale e internazionale.

Ecco perché la sostenibilità sta guadagnando sempre più spazio nelle strategie della grande distribuzione organizzata, con interventi in numerose aree del business. Nel corso del nostro intervento, ci concentreremo sul tema della riduzione dello spreco alimentare nel Grocery Retail. Produrre cibo che non viene mangiato è uno spreco di risorse e provoca emissioni di gas serra non necessarie. La buona notizia è che, migliorando i processi di pianificazione e di visibilità sulla supply chain, i Retailer alimentari possono ridurre lo spreco di cibo dal 10% al 40%, un’opportunità chiave per mitigare gli impatti ambientali negativi della filiera alimentare, migliorando al contempo la redditività aziendale.

Quali sono i principali ostacoli al cambiamento e quali gli abilitatori chiave?

Tra le cause principali dello spreco nella grande distribuzione troviamo la presenza di rimanenze di magazzino e prodotti in scadenza, dovute per esempio a ordini manuali, approvvigionamento eccessivo prima delle promozioni, previsioni di vendita non accurate, spazio a scaffale sovradimensionato rispetto alla domanda. All’origine c’è spesso una gestione sub-ottimale della Supply Chain, con pratiche poco efficienti e soluzioni obsolete e disconnesse tra loro. Questo suggerisce l’opportunità di un ampio margine di miglioramento.

Per i prodotti freschi, una buona gestione del riordino dei negozi è essenziale per bilanciare il rischio di spreco con quello di riduzione dei profitti causato da rotture di stock. Un sistema di previsione della domanda all’avanguardia, basato sull’Intelligenza Artificiale, consente di generare previsioni accurate per i singoli negozi, che considerano l’impatto sulle vendite di promozioni, eventi o fattori esterni, come le condizioni atmosferiche.

È buona prassi adottare un approccio integrato ed un unico sistema per la previsione ed il riordino di punti vendita e centri di distribuzione, spesso processi separati guidati da previsioni della domanda distinte. La previsione della domanda nei centri di distribuzione dovrebbe basarsi sulle proiezioni degli ordini dei negozi considerando sia la domanda dei consumatori che la pianificazione delle scorte. A partire dai dati a livello di negozio, la proiezione del punto vendita costituisce una visione più olistica del fabbisogno di inventario su una serie di fattori importanti, dalle quantità minime a scaffale sino al livello delle scorte di sicurezza e così via.

Lo spreco alimentare è un tema che ha un impatto “cumulato” enorme quando valutato sia a valle che a monte dell’intera filiera di Supply Chain. Per questo la possibilità di condividere le proiezioni degli ordini con i fornitori rappresenta un processo altrettanto importante.

È possibile misurare la riduzione dello spreco di cibo sulla sostenibilità di un Retailer alimentare?

Abbiamo avviato una collaborazione con Gaia Consulting, azienda specializzata nella consulenza sulla sostenibilità delle aziende, per condurre un’indagine indipendente sull’impatto della riduzione dello spreco alimentare sulle emissioni di gas a effetto serra. In questo studio abbiamo cercato di misurare in modo obiettivo come la riduzione dello spreco si riflette concretamente sull’impatto ambientale dei Retailer alimentari.

Lo studio, Make a Difference: Cutting Food Waste and Carbon Footprint through Optimized Forecasting and Replenishment, evidenzia i risultati ottenuti da quattro clienti RELEX che vendono prodotti alimentari freschi con vari modelli di business: la catena tedesca di supermercati Bünting, il Retailer online norvegese Oda, la società svedese di ristorazione full service Menigo e la catena britannica di negozi di prossimità WHSmith.

Lo studio ha esaminato i dati sulle vendite e sullo spreco di cibo sia prima che dopo l’implementazione della piattaforma RELEX. Tutti e quattro i Retailer coinvolti nello studio hanno ridotto significativamente lo spreco, e ciò ha influito positivamente su margini e redditività. I dati sul risparmio dello spreco, espressi in euro, sono stati convertiti in chilogrammi di cibo e successivamente in emissioni di CO2 corrispondenti alle rispettive categorie merceologiche. Le differenze nel rapporto tra tonnellate di rifiuti risparmiati e tonnellate di CO2 evitate si spiegano con la diversa intensità di emissione delle categorie di alimenti.

Per fare qualche esempio, Bünting ha sprecato 53 tonnellate di cibo in meno l’anno, evitando così 265 tonnellate di CO2, pari alle emissioni di gas serra di 120.411 bistecche o di 886 voli Londra-Berlino. WHSmith ha tagliato lo spreco alimentare del 26%, pari a 76 tonnellate di cibo, riducendo la propria impronta di carbonio dell’equivalente di 106.087 bistecche o 781 voli da Londra a Berlino l’anno.

Il prossimo 15 giugno Stefano Scandelli, Senior Vice President Sales EMEA & APAC, RELEX Solutions introdurrà il panel dedicato a SOSTENIBILITÀ & INNOVAZIONE (14.45 – 15.40), con un intervento dal titolo: “La gestione ottimizzata del fresco aiuta il pianeta”.

Seguirà una Round Table con la partecipazione di Annalisa Ferri, Direttore Marketing, Sammontana; Enea Roveda, CEO, LifeGate, Chairman: Andrea Farinet, Professor of Economics and Business Management, LIUC University.

Per info www.groceryforum.eu

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