Antony Morato cresce double digit e punta all’espansione del retail

Il marchio uomo contemporary stima un fatturato a 85 milioni e apre 10 monomarca in tutte le aree geografiche. Per il futuro non è esclusa l’apertura a partner industriali per supportare uno sviluppo dell’azienda.

Antony Morato stima una crescita double digit nell’anno in corso e prosegue nell’espansione retail. Il marchio specializzato in abbigliamento uomo contemporary fashion, presente da oggi a Firenze all’interno di Pitti immagine umo 104, ha chiuso il primo quarter 2023 con un fatturato pari a 25,9 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai 23,5 milioni dello stesso periodo 2022, che conferma per il quinto trimestre consecutivo uno sviluppo a doppia cifra. «Siamo sicuramente ottimisti rispetto all’anno in corso dopo un 2022 a +19% a quota 74,2 milioni di euro di fatturato. L’obiettivo che ci siamo prefissati è di raggiungere gli 85 milioni, in progressione del 15%», ha spiegato a MFF Lello Caldarelli, ceo di Antony Morato, «Siamo ottimisti, ma anche realisti, nel pensare di poter mantenere una crescita costante, visti i risultati positivi in tutti e tre i nostri canali di vendita: retail, wholesale e online». L’imprenditore ha poi parlato dell’espansione e dei progetti retail: «Il 2023 ha visto un primo nuovo punto vendita a Palermo, altre quattro aperture sono previste tra l’Italia e la Spagna, una in Est-Europa a Pristina, in Kosovo, una in Sudafrica e una in Colombia a Cali, la terza dopo Bogotà e Medellin. In totale prevediamo l’apertura di dieci nuovi punti vendita e allo stesso tempo stiamo procedendo al restyling dei nostri store sulla base del nuovo concept del flagship di Milano Corso Buenos Aires».

Sul fronte dello sviluppo dell’e-commerce (+8% nel primo quarter), l’obiettivo aziendale è quello di portare l’omnicanalità a un livello ancora superiore, integrando la gestione diretta dei marketplace, per raddoppiare il fatturato del canale. Le novità del marchio riguardano anche il wholesale (+9% nel primo trimestre), visto che lo stesso Caldarelli ha aggiunto che l’azienda sta lavorando «al consolidamento delle partnership nelle aree in cui siamo già presenti, tipo la Germania e allo stesso tempo stiamo valutando nuovi possibili mercati come Nigeria e Vietnam». Infine, Lello Caldarelli ha illustrato le sfide future in ottica corporate. «Siamo un’azienda al 100% privata e continuiamo la crescita utilizzando i canali classici di finanziamento per supportare gli investimenti. Durante la pandemia abbiamo rivisto le nostre strategie e l’azienda oggi è migliore rispetto al 2019».

Poi il ceo, sollecitato su possibili cambiamenti nell’assetto societario, ha concluso: «In una visione a lungo termine, non ritengo probabile l’apertura del capitale a investitori finanziari, mentre vedo maggior probabilità nel valutare un partner industriale, che oltre a portare capitale possa aggiungere know-how e supportare la crescita dell’azienda attraverso la creazione di una sinergia, sia da un punto di vista strategico che operativo». (riproduzione riservata)

Fonte: mffashion.com

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