Carrefour, piano strategico per aumentare la competitività

L’obiettivo principale del piano strategico 2022 di Carrefour, la cui cifra indica l’orizzonte temporale di realizzazione, è rafforzare la sua vocazione multinazionale, multiformat e multicanale, semplificare l’organizzazione, puntare su partenariati privati come quelli con Fnac-DartyShowroomprivé e la joint venture con Tencent in Cina. Dal piano non sono esclusi gli immobili: Carrefour prevede di cedere nei prossimi tre anni asset non strategici per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro.

Carrefour aprirà inoltre 2.000 punti di vendita fisici nei prossimi 5 anni e in grandi città, svilupperà il canale Cash & Carry con 20 nuovi Atacada~o all’anno in Brasile, convertirà 16 ipermercati all’insegna Maxi in Argentina, ed espanderà Promocash in Francia già dal 2018.

Nell’ottica di un gruppo omnichannel, Carrefour prevede un massiccio investimento nel digitale di circa 2,8 miliardi di euro da qui al 2022, insieme al lancio, dal 2018, di un’unica piattaforma di vendita in Francia: l’obiettivo è di raggiungere un giro d’affari di 5 miliardi di euro nell’e-commerce alimentare da qui al 2022. La consegna a domicilio sarà estesa a 26 città e il recapito Express, che garantisce la consegna in un’ora dall’ordine, sarà implementato in 15 centri urbani a partire dal 2018. Carrefour attiverà inoltre 170 nuovi Drive in Francia migliorando la qualità del servizio grazie allo sviluppo di mezzi logistici automatizzati. Metà dei punti di vendita, a partire dal 2019, funzioneranno anche in modalità Click & Collect.

Per il 2022 si prevede in Francia un milione in più di consumatori di prodotti freschi, con una crescita del giro d’affari tre volte superiore a quella dei prodotti di generale consumo. In quest’ottica, Carrefour prevede quindi di realizzare ricavi per 5 miliardi di euro nel bio entro il 2022: un terzo di questa cifra proverrà dai prodotti a marca del distributore.

Previsto già da quest’anno il lancio di un piano agro-ecologico, la valorizzazione delle produzioni locali con garanzia che prevarranno in alcune zone, e sostegni economici agli agricoltori per passare alla coltivazione biologica.
A questo proposito Carrefour ha annunciato una partnership con Wwf per finanziare la conversione al bio, con l’intenzione di creare un’etichetta specifica Wwf.

Tratto da Mark-up.it

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